L’attuale tasso di perdita della biodiversità mondiale, cioè della straordinaria e multiforme ricchezza della vita sul nostro pianeta, che si esprime a livello della diversità genetica e di quella delle specie e degli ecosistemi presenti sulla Terra, ha raggiunto livelli senza precedenti.
Il recente e autorevole rapporto “Global Assessment Report on Biodiversity and Ecosystem Services” dell’IPBES (Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services, cioè l’organismo delle Nazioni Unite che ha il compito di mettere in collegamento scienza e politica per incentivare i politici ad agire in base alle migliori conoscenze scientifiche disponibili (www.ipbes.net), ha calcolato che almeno un milione di specie viventi sono in via di estinzione, su di una stima delle specie esistenti ritenuta intorno agli 8 milioni, e diverse di queste estinzioni si prevede avranno luogo nell’arco delle prossime decadi.
Il tasso totale di estinzione delle specie è già a un livello che supera dalle decine alle centinaia di volte la media del livello di estinzione verificatasi negli ultimi 10 milioni di anni.
È stato sin qui documentato persino il rapido declino di diverse popolazioni di insetti in alcuni luoghi, in particolare di molte specie impollinatrici: gli studiosi ritengono valida una stima del 10% di specie di insetti minacciati globalmente di estinzione.
IL RAPPORTO IPBES
Il rapporto IPBES costituisce la più aggiornata documentazione sullo stato di salute della biodiversità e dei servizi che gli ecosistemi offrono quotidianamente e gratuitamente al genere umano, e individua 18 categorie definite “contributi della natura alle persone” (Nature’s contributions to people), che sono costituite da 10 processi ambientali di regolazione (dalla creazione e al mantenimento degli habitat alla regolazione del clima), 4 categorie di contributi materiali (come, ad esempio, l’energia, il cibo, le materie prime), 3 contributi non materiali (come l’insegnamento e l’ispirazione) e 1 contributo trasversale che riguarda il tema fondamentale del mantenimento delle opzioni.
Il declino è chiaro in ben 14 di queste 18 categorie.
In questa situazione diventa sempre più difficile anche soddisfare gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Agenda 2030) e gli altri impegni che i paesi del mondo hanno preso a livello internazionale.
Il rapporto costituisce uno strumento fondamentale per la campagna del Global Deal for Nature and People, alla quale il WWF fornisce il suo significativo contributo per mobilitare il mondo intero a difesa della biodiversità planetaria, dalla quale deriviamo e senza la quale non possiamo vivere.
Fonte: “Un milione di specie a rischio!” è un articolo di Gianfranco Bologna, Direttore Scientifico WWF Italia – tratto da L’arca di Noè, agosto 2019
Fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/panda-cina-bamb%C3%B9-zoo-orso-3857754/
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