In genere coinvolgono le ossa lunghe degli arti, come l’omero o il femore, e sono molto dolorose.
In base alla causa, le fratture possono essere definite “traumatiche” o “patologiche”: le prime derivano da eventi accidentali, come cadute, incidenti automobilistici, aggressioni tra cani, mentre le seconde sono spontanee e legate ad alterazioni dell’intero scheletro.
Per esempio, potrebbe essere in corso una malattia che lo ha reso più fragile oppure, come avviene con alcuni tumori, potrebbe essere in pericolo la struttura di un singolo osso.
In base alla linea di demarcazione tra i monconi, le fratture vengono classificate in “trasversali”, cioè perpendicolari all’osso, “longitudinali”, parallele all’osso, e, più rare, “oblique” o “spirali”. In alcuni casi, poi, si possono staccare schegge o si può verificare una vera e propria frantumazione che prende il nome di “frattura comminuta” del tessuto osseo.
Fonte: Amici di Casa, maggio 2017
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