La prima regola, in caso di episodi di vomito e diarrea, è tenere il gatto a digiuno per circa 18 o 24 ore. Ciò riduce la motilità dello stomaco e dell’intestino e, nella maggior parte dei casi non gravi, basta a ridurre o eliminare il disturbo.
I problemi gastroenterici, infatti, sono in grado di causare in breve tempo fenomeni di disidratazione, che possono provocare a loro volta uno squilibrio idricosalino da non sottovalutare.
L’accesso alla ciotola dell’acqua, quindi, deve essere consentito o incoraggiato, anche perché molti gatti, a causa delle loro caratteristiche di specie, tendono a bere poco o nulla: possiamo, dunque, invogliarli a dissetarsi aprendo spesso i rubinetti (molti piccoli felini hanno una vera e propria passione per l’acqua corrente) o somministrando loro forzatamente piccoli quantitativi d’acqua con una siringa senz’ago.
Nel caso in cui, invece, fossero presenti ancora episodi di vomito oppure l’ingestione di acqua provocasse poi l’espulsione del materiale gastrico, è meglio rivolgersi al veterinario che provvederà all’infusione di fluidi per iniezione endovenosa o sottocutanea, così da evitare la disidratazione.
Fonte: Amici di Casa, agosto 2018
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