La filariosi cardiopolmonare del gatto può passare inosservata per lungo tempo, se non addirittura per tutta la sua vita: i vermi adulti determinano un certo ingombro all’interno del cuore ma se il micio conduce una vita molto tranquilla i sintomi possono essere del tutto assenti.
Per confermare la parassitosi occorre un semplice esame del sangue, che è opportuno eseguire annualmente per i soggetti che vivono nelle zone a rischio.
A differenza di quanto avviene nel cane, contro la filariosi cardiopolmonare felina non esistono protocolli terapeutici validi: i mici contagiati vanno trattati con cure di sostegno, in attesa che il ciclo vitale delle filarie adulte si esaurisca in maniera spontanea. Per questo motivo è fondamentale la prevenzione che dovrebbe sempre essere intrapresa sui gatti che frequentano, pur saltuariamente, le località del nostro Paese dove l’infestazione è segnalata.
Fonte: Amici di Casa, luglio 2018
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