Si tratta di diverse specie di funghi che possono parassitare il mantello del cane determinando la comparsa di aree tipicamente rotondeggianti e alopeciche (prive di pelo) in uno o più punti. Di norma si tratta di lesioni che non provocano prurito e che tendono a espandersi a macchia d’olio.
Una prima diagnosi viene emessa sulla base dei riscontri clinici e dell’esame con la lampada di Wood (lampada UV), ma la diagnosi definitiva viene confermata tramite la coltura fungina: per procedere all’esame si preleva una piccola quantità di pelo ai margini di queste lesioni e lo si semina su un’apposita piastra. Nell’arco di qualche settimana è possibile vedere se sono cresciuti funghi patogeni.
La terapia è lunga e può essere in forma sia orale sia locale.
Fonte: Amici di Casa, agosto 2017
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