Le origini del Bolognese si confondono con quelle del Maltese: i suoi antenati, infatti, sono gli stessi piccoli cani bianchi chiamati da Aristotele “canes melitensis“, comuni in tutta l’area mediterranea e utilizzati anticamente anche per eliminare i topi sulle navi.
Secondo alcuni, il termine bichon potrebbe derivare dal francese bichoner (accarezzare, vezzeggiare), per altri sarebbe una variazione della parola barbischon o “piccolo barbet”, a conferma che l’antenato comune era il Barbet.
La caratteristica del Barbet era il pelo di tessitura piuttosto lanosa, funzionale al lavoro di riporto in acqua. Pare che la stretta consanguineità operata nell’allevare questi cani abbia determinato la comparsa di soggetti di taglia più ridotta che venivano tenuti in casa, come cani da compagnia e per la caccia ai topi.
Da qui sarebbe partito il lavoro dei selezionatori che avrebbe differenziato via via le razze come il Maltese, il Bichon a poil frisé, il Bichon Havanais, il Coton de Tuléar e, ovviamente, il Bolognese.
Fonte: Amici di Casa, maggio 2017
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