Indubbiamente la sua imponente stazza suggerisce forza e potenza straordinarie, frutto di anni di selezione naturale in una terra inospitale, ricoperta solo da neve e ghiaccio per molti mesi all’anno. Si dice che discenda da incroci tra i gatti selvatici dei monti Urali e dell’altopiano siberiano centrale e i gatti domestici che i primi coloni avevano portato con sé in Siberia.
Il Siberiano si lega moltissimo al proprietario, che vede quasi come un “capobranco”. Indipendente e vivace, ama i grandi spazi e la libertà, ma non disdegna il ruolo di “gatto da compagnia”.
Fonte: Calendario 2018 “Gatti come noi”, Demetra
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