Cane di Sant’Uberto: un segugio infallibile!
II termine Bloodhound è stato spesso interpretato in modo distorto e ha portato in tempi passati ad associare questa razza di cani alla caccia e addirittura allo scovare detenuti evasi.
L’abilità nel seguire le tracce di sangue ha valso al Bloodhound la fama di un cane ossessionato dalla ricerca della preda, difficile da gestire perfino dal proprio padrone. Un falso mito del tutto riconsiderato, tanto che oggi questo segugio dal fiuto eccezionale è diventato un apprezzato animale da compagnia e da lavoro, utilizzato, spesso, per la ricerca di persone e animali scomparsi.
ORIGINI CONTROVERSE
Sebbene ne sia riscontrabile una traccia negli scritti di Senofonte, risalenti al 500 a.C., e poi in un trattato sugli animali del sofista Eliano (III secolo d.C.), è oramai diffusa la convinzione che le origini del Bloodhound siano britanniche e che la razza derivi dagli incroci del Molosso bruno nero con dei segugi preesistenti.
Sembra quindi appurato che gli esemplari ottenuti da questi incroci siano stati portati in Francia e in Belgio dove furono selezionati sotto il nome di Cani di Sant’Uberto, in onore del vescovo di Liegi. In epoca medievale questi cani vennero reimportati in Inghilterra e qui si diffusero ampiamente con il nome di Bloodhound.
CARATTERISTICHE E CARATTERE
Il Bloodhound è un cane di dimensioni medio grandi, con un’altezza al garrese che può andare dai 58 ai 69 centimetri e un peso medio attorno ai 45 chili che può, in alcuni esemplari, arrivare oltre i 70.
Si tratta di un animale potente e massiccio, dotato di un collo molto lungo per far sì che il suo nasone si possa meglio avvicinare al suolo mentre cammina o corre.
Non essendo comunque un animale veloce, il suo compito era quello di trovare, tramite l’eccezionale fiuto, le prede, che poi venivano seguite da altri cani più celeri. Col passare degli anni, per l’attività venatoria vennero preferite altre specie e il Bloodhound iniziò a essere impiegato principalmente per la ricerca delle persone smarrite, dei bracconieri o dei malviventi.
- A differenza delle credenze, questi cani lavoravano singolarmente, non in gruppo, ed erano sempre tenuti al guinzaglio, quindi difficilmente potevano arrecare danno ai prigionieri che inseguivano. Al contrario, il Bloodhound ha un carattere dolce e si affeziona molto agli umani con cui vive.
Nonostante le dimensioni, inoltre, non necessita di grandi spazi e può vivere tranquillamente in appar tamento (ma attenzione, tutti i cani hanno bisogno di fare 2-3 passeggia te al giorno, anche se dispongono di un giardino!). Unico neo per i padroni fisicamente non molto prestanti, è che quando il Bloodhound decide di seguire una traccia non si ferma da vanti ad alcun ostacolo, quindi se chi lo tiene al guinzaglio non ha la forza di opporsi, viene condotto suo malgrado nella ricerca.
CURE E ATTENZIONI
Il Bloodhound ha un corpo massiccio, con testa grande caratterizzata da un’abbondante pelle che forma le caratteristiche pieghe sul muso e sul collo. Anche le orecchie hanno grandi dimensioni e cadono mollemente lungo il collo.
Proprio queste caratteristiche sono fonte di problemi per questa razza che risulta por tata a sviluppare otiti e patologie oculari, le quali, se trascurate, possono rivelarsi pericolose.
Un attento e frequente controllo da parte dei proprietari è fondamentale per evitare eventuali complicazioni.
- Un’altra patologia piuttosto frequente in questa razza è la torsione dello stomaco, che sembra essere la loro principale causa di morte assieme ai tumori. Pasti frequenti e contenuti rappresentano una buona prevenzione per evitare che lo stomaco si dilati e abbia la possibilità di ruotare su sé stesso.
Come tutti i cani di buone dimensioni, anche il Bloodhound non è destinato a vivere a lungo, con una prospettiva media di vita che ultimamente arriva attorno agli otto anni e mezzo. In estate, la cute tra le pieghe della pelle tende a surriscaldarsi e può presentare delle irritazioni piuttosto fastidiose.
ASPETTO FISICO
La caratteristica saliente del Bloodhound è la testa grossa, più in lunghezza che in larghezza. Le orecchie grandi e pendule sono coperte di pelo finissimo e risultano estremamente morbide.
Nonostante la corporatura massiccia non è mai grasso e presenta un torace largo e profondo, accompagnato a un dorso ampio e forte. I fianchi partono larghi e tendono ad affinarsi verso il posteriore, l’addome è leggermente retratto.
Gli arti sono lunghi e muscolosi e determinano l’andatura lenta e maestosa di questo animale. Il manto può essere nero focato oppure uniforme color fuoco.
Fonte: “Cane di Sant’Uberto: un segugio infallibile!” è un articolo di Giorgio Fattori tratto da un vecchio numero della rivista L’Arca di Noè, dicembre 2018
Fonte immagine: Cane Segugio Caccia Del – Foto gratis su Pixabay
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