Una delle poche situazioni che spingono i gatti ad attaccare è il sentirsi senza via d’uscita.
Più che un attacco, è una simulazione: quando i soffi sembrano non bastare, serve a temporeggiare e a capire come scappare. Per questo è importante tenere in casa tante cucce, tane, anche sviluppate in altezza, in cui il micio possa rifugiarsi nei momenti di difficoltà o anche semplicemente quando sente il bisogno di isolarsi estraniandosi da tutto, come la sua natura gli impone.
Altre volte, alla base di un comportamento aggressivo può esserci un malessere fisico: un gatto con un dolore articolare che, durante una visita venga manipolato esattamente nel punto in cui il dolore si fa più intenso, potrebbe sentire la necessità di difendersi contro chi, secondo lui, in quel momento glielo sta provocando.
Altre volte può essere la frustrazione a rendere un gatto aggressivo.
L’impossibilità di mettere in atto comportamenti istintivi potrebbe indurlo a scaricare la tensione aggredendo un individuo con cui convive, animale o essere umano.
A questo link trovi alti post sull’etologia e il comportamento del gatto.
Fonte: Amici di Casa, luglio 2018
Fonte immagine: https://it.blog.bepuppy.com/gatti/curiosita-sui-gatti/gatto-che-soffia/