La foresta amazzonica sta soffrendo da anni e non ci sono segnali che la sua condizione stia migliorando, anzi, il 2018 è stato l’anno peggiore per questa fonte di vita.
Lo scorso anno infatti ne sono stati abbattuti circa 8 mila chilometri quadrati, un triste record che avrà ripercussioni probabilmente insanabili sulla flora e la fauna che abita quel territorio.
A rimetterci è anche un animale che popola l’Amazzonia da sempre (circa 50 milioni di anni), che è stato in grado di sopravvivere a ogni evento naturale, ma che sta scomparendo per via dell’azione dell’uomo: il tapiro. Negli ultimi 30 anni questo grosso erbivoro si è ridotto in numero del 30% e oggi è classificato come “vulnerabile” dalla lista IUCN.
- Il tapiro terrestre sudamericano, però, non ci sta a farsi sconfiggere senza combattere, e usa come arma… le sue feci. A metterlo in luce è uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Biotropica e diffuso dal Parco Natura Viva di Bussolengo.
Nella sostanza il tapiro si ciba di una incredibile varietà di semi, che poi “semina” attraverso le sue feci anche in zone disboscate, questo permette il rinascere della vegetazione e con lei il ritorno degli animali.
(Fonte: Parco Natura viva)
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