La preoccupazione che due soggetti non vadano d’accordo è di estrema importanza. Non è affatto scontato che un cane adulto ne accetti facilmente un altro, anche se cucciolo o di sesso opposto: non sono rari cani che, per i più svariati motivi (per esempio, mancata socializzazione verso i loro simili o cattive esperienze), proprio non sopportano la vicinanza di individui della stessa specie.
In certi casi, questo problema si può risolvere ma sarebbe meglio evitare di portare a casa un altro cane, se abbiamo la certezza o anche solo il fondato sospetto che il nostro “amico n° 1” si comporti da asociale verso i propri simili: soprattutto se cucciolo, il nuovo arrivato potrebbe subire gravi traumi psicologici dalle probabili aggressioni e anche rimanere ferito seriamente.
Da valutare anche la scelta del sesso del nuovo cane: se un maschio adulto non ha problemi ad accettare un cucciolo del suo stesso sesso, non è detto che la pace continui anche quando il nuovo arrivato sarà diventato adulto; ugualmente, non è detto che il cucciolo, una volta cresciuto, non attenti alla supremazia del “primogenito” di casa.
Comunque, in linea di massima è consigliabile che in casa di un maschio entri come secondo cane una femmina, e viceversa (è più facile che non si creino conflitti tra due femmine, ma se vi sono diventano spesso difficilissimi da trattare), ma è un discorso molto generico, perché qualunque decisione andrebbe valutata in funzione dell’indole dei cani e dell’esperienza dei proprietari. Anche perché nel caso di convivenza tra maschio e femmina andranno previste decisioni sulla sterilizzazione.
Se poi il cane “nuovo” è adulto, prima di imporlo a “Fido n° 1” cerchiamo di capirne anche il carattere: se arriva da un canile, facciamoci consigliare da chi ci lavora, sicuramente conosceranno il cane in questione e si suppone che sapranno consigliarci per il meglio. Insomma, riflettere e valutare le cose è importante.
Fonte: estratto da un bel servizio su Amici di Casa, settembre 2017