Il tuo gatto, già avanti con gli anni, ha sempre un appetito da leoni eppure dimagrisce sempre più?
Potrebbe soffrire d’ipertiroidismo, «una patologia tipica dell’età avanzata», spiega Massimo Beccati, direttore sanitario di Ca’ Zampa Brugherio, il primo centro che offre servizi veterinari e per il benessere a tuttotondo dell’animale, «determinata dall’iperattività della ghiandola tiroide, che consiste in un’eccessiva produzione degli ormoni tiroidei. Oltre alla già citata progressiva perdita di peso, le conseguenze maggiori sono legate a un decadimento delle condizioni di qualità di vita del gatto: a risentirne in particolare è la qualità del pelo, ispido e mal curato».
In presenza di tali sintomi occorre sottoporre il pet a «un semplice esame del sangue, associato a una visita clinica che può portare all’individuazione del nodulo tiroideo, rilevabile dal veterinario attraverso la palpazione».
Non esiste un modo per prevenire l’ipertiroidismo nei mici, in quanto «le malattie ormonali sono strettamente genetiche, indipendenti dal tipo di razza, sesso, alimentazione, clima o ambiente in cui l’animale vive, ma è tuttavia possibile cominciare una cura in maniera precoce. La terapia si basa essenzialmente su una dieta a base di prodotti specifici. Se quest’ultima non sortirà i risultati auspicati, ovvero l’abbassamento della tiroxina, l’ormone tiroideo, occorrerà seguire anche una terapia farmacologica».
Fonte: un articolo di Marco Ronchetto tratto da Ok Salute e Benessere, settembre 2019