Nell’immaginario collettivo, da sempre i cani sono associati agli ossi e, qualche volta, non resistiamo alla tentazione di regalarne uno al nostro amico da sgranocchiare.
Tuttavia, gli ossi possono provocare diversi disturbi, in primo luogo la stitichezza.
La dieta dei cani, infatti, in genere è già non particolarmente ricca di fibre e un carico supplementare di parti scheletriche animali può determinare un rallentamento delle contrazioni intestinali, rendendo l’intestino “pigro”.
- Inoltre, ossi aguzzi e schegge possono conficcarsi nel palato, nella gola o nell’esofago, determinando un fastidio insistente che si manifesta con colpì di tosse e conati di vomito, accompagnati a estrema agitazione. Gli ossi ingenti, poi, possono anche provocare una sub-occlusione o una vera e propria occlusione intestinale.
Fonte: Amici di Casa, novembre 2018
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