Al di fuori del periodo riproduttivo, il Martin pescatore conduce una vita solitaria, difendendo il territorio di caccia dai suoi simili. Si tratta di un atteggiamento comprensibile.
- La collaborazione tra diversi esemplari non porterebbe nessun vantaggio, anzi: tuffandosi per catturare la sua preda, il primo individuo provocherebbe la fuga dei pesci e per gli altri uccelli sarebbe necessario ricominciare la ricerca.
Meglio impiegare le energie per allontanare eventuali concorrenti! Normalmente, per allontanare un rivale sono sufficienti semplici rituali di minaccia e solo di rado questi uccelli arrivano alle cosiddette “vie di fatto”.
In inverno, però, quando il freddo aumenta il suo fabbisogno di energie e il ghiaccio imprigiona i corsi d’acqua nascondendo i luoghi più idonei alla pesca, la competizione con i suoi simili può far sì che il Martin pescatore esaurisca le risorse più rapidamente di quanto riesca a reintegrarle.
Allora il nostro abile pescatore soccombe, dimostrando quanto in realtà sia difficile l’esistenza di questa piccola creatura venuta dai tropici.
Fonte: estratto da un bel servizio su Amici di Casa, agosto 2018