A casa è arrivato un cucciolo di cane. È stato appena separato da madre e fratelli ed è, quindi, normale che inizialmente sia disorientato. Data, poi, la sua giovanissima età, necessiterà di un po’ di tempo per imparare le nostre regole e noi dovremo sforzarci di essere chiarissimi nell’accompagnarlo gradualmente ad assumere nuove abitudini.
- «Una di queste», spiega l’etologo Roberto Marchesini, direttore di Siua – Scuola di interazione uomo-animale, «è imparare a fare i bisogni fuori casa. Innanzitutto, quando il piccolo sporca in casa, evitiamo tutti quei metodi violenti e senza senso che prevedono di sfregargli il muso nella sua pipì, sgridarlo, picchiarlo e simili. Fino a circa quattro mesi, il cucciolo non avrà il controllo totale degli sfinteri, lo acquisirà poco per volta, esattamente come un bambino piccolo. Se lo sgridiamo perché non ha ancora raggiunto fisiologicamente il controllo di una parte del suo corpo, rischiamo di perdere subito credibilità e affidabilità ai suoi occhi, minando quella relazione che ci stiamo impegnando a costruire».
In particolare, ha bisogno di espletare le sue funzioni dopo avere mangiato, dopo avere giocato e dopo essersi svegliato. «Dunque, è buona norma accompagnarlo fuori casa immediatamente dopo questi momenti», conclude Marchesini. «Portiamolo a spasso e, nel momento in cui farà pipì o cacca, premiamolo con dei “bravo!” entusiastici. Per un cucciolo che cresce, anche è un’enorme conquista».
Leggi anche la bellissima intervista fatta all’etologo Roberto Marchesini sul nostro blog, la trovi a questo link.
Fonte: un articolo di Marco Ronchetto su Ok Salute e Benessere, febbraio 2018
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