I gatti sono carnivori… già nel dna!

Il felino potrebbe adattarsi a vivere senza carne? La risposta è no. E non tanto per una questione di gusti ma di genetica.

I denti dei gatti, come quelli dei leoni, hanno forma e struttura tarate per tagliare la carne e non per triturare semi e cellulosa. I loro stomaci, inoltre, utilizzano enzimi specifici per metabolizzare grassi e proteine; manca, nell’apparato digerente di questi
felini, la flora batterica necessaria a digerire correttamente i carboidrati.

 

Una dieta povera di proteine animali, inoltre, rischia di privarli di nutrienti essenziali come la taurina e la cobalamina, un aminoacido e una vitamina del gruppo B. Senza di queste (o, in alternativa, di opportuni integratori) i mici possono sviluppare degenerazione retinica, cardiomiopatie e problemi al tratto urinario.

 

  • Un altro aminoacido molto importante per loro è l’arginina, presente in quantità sufficienti nella carne ma non nel pesce. L’eventuale carenza di questo aminoacido può scatenare sintomi nervosi e vomito.

E allora… occhio alla pappa!

 

Fonte: Amici di Casa, novembre 2017




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