Vuoi occuparti in primissima persona dell’alimentazione del tuo cane, preparandogli tu i pasti?
«Per farlo devi conoscere i suoi i bisogni nutrizionali per evitare carenze e conseguenti problemi», raccomanda la veterinaria Marilisa Picca (marivet.it).
«Chiedi allora il parere del veterinario e tieni conto che la dieta casalinga deve essere varia. In linea di massima, se si tratta di un animale sano, consiglio di somministrare pasti composti dal 70-80% di proteine, 10% di carboidrati, 10-20% di frutta e verdura (ma se la gradisce, dagliene pure quanta ne vuole) e olio crudo.
Puoi integrare il tutto con lievito alimentare, germe di grano, semi di lino, girasole, zucca, sesamo, frutta secca, yogurt.
No, invece, a dolci, salumi, cibi salati e speziati. Consentiti ma non necessari i legumi. E meglio evitare il latte».
Vediamo in dettaglio cosa preferire nelle diverse categorie.
LE PROTEINE GIUSTE. Carne cruda o appena scottata in acqua/brodo o al vapore (il maiale sempre ben cotto). Frattaglie scottate in brodo. Pesce bollito, anche azzurro: alici e sardine intere, con testa, interiora (acidi grassi essenziali) e lisca (calcio). Se le spine ti preoccupano, frulla tutto. Ricotta o formaggio fresco. Uova 1-2 volte la settimana: crude (se fresche), sode o alla coque. Aggiungi il guscio tritato.
I CARBOIDRATI MIGLIORI. Riso, farro, miglio, orzo integrali, ben cotti e quasi senza sale. Fiocchi d’avena o altri cereali fioccati (non riso soffiato, che non ha valori nutritivi). Patate lesse. Occasionalmente pasta e pane duro.
QUALE VERDURA E FRUTTA. Ogni giorno una porzione di frutta e 2-3 di verdura, scegliendone un tipo a foglia verde e uno di colore rosso-arancio (carote zucca, barbabietole), meglio crude: puoi grattugiarle e mischiarle col resto della pappa. Evita le cipolle.
GLI ACIDI GRASSI ESSENZIALI. Alterna l’olio crudo di oliva a quelli di semi di lino, girasole e mais biologici. Ottimo l’olio di pesce. Per la dose, sappi che è suggerito un cucchiaio al giorno per un cane di taglia medio-grande.
OSSA: SÌ O NO? Gratificano il cane, puliscono i denti, sono ricche di calcio e proteine, ma comportano rischi di soffocamento, gastroenterite, perforazione intestinale. Consultati con il veterinario per decidere se inserirle o meno nel menu. Vanno comunque bandite le ossa cotte (più facile che si scheggino) e quelle tubolari (femore, omero) di piccoli animali.
Le regole-base da seguire:
- il passaggio dal cibo industriale al casalingo va fatto gradualmente, in circa 15-20 giorni;
- un cane adulto mangia un quantitativo di cibo fresco (non di croccantini) pari al 2-3% del suo peso, 5% se è molto attivo o se è inverno e vive fuori. Suddividi sempre questa dose in due pasti;
- segui i suoi gusti: non insistere perché mangi pesce se preferisce la carne, o viceversa. Se non gli piacciono le verdure, frullale e mescolale con gli alimenti proteici;
- attenta alle intolleranze: in caso di feci liquide annota che cosa ha mangiato per individuare un eventuale ingrediente a rischio ed escluderlo, quindi, dalla dieta. Fermenti lattici e prebiotici aiutano, poi, sempre in caso di diarrea.
Articolo di Laura Zoccoli, fonte Starbene 5 settembre 2017