Sono almeno tre i motivi per cui si consiglia di sterilizzare il gatto.
Innanzitutto per migliorare la gestione domestica e il carattere del micio: i maschi interi, infatti, urinano in giro per casa e litigano con i propri simili, mentre le femmine in calore si lamentano ad alta voce in maniera straziante e sono soggette a un notevole disagio psichico.
In secondo luogo, per attenuare la già dilagante piaga del randagismo felino e della diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili (prime tra tutte la FeLV e la FIV). Infine, per prevenire quelle patologie (infezioni, tumori, disendocrinie) che frequentemente colpiscono in età avanzata gli organi riproduttivi.
- I principali effetti secondari legati alla sterilizzazione chirurgica comprendono le modificazioni comportamentali e la tendenza al sovrappeso. I gatti possono impigrirsi, perdere la voglia di giocare e dedicare più tempo al sonno e all’assunzione di cibo: questi comportamenti, tuttavia, sono solo in parte legati all’intervento, che viene per lo eseguito tra i sei mesi di vita e l’anno, e derivano anche dal raggiungimento dell’età adulta.
La ridotta produzione ormonale può giocare un ruolo importante sul metabolismo e sulla predisposizione a mettere su peso.
Senza trascurare che spesso sono i familiari, che si sentono forse anche in colpa a causa della decisione presa circa l’intervento chirurgico, a dare agli animali più cibo rispetto alle loro reali esigenze dietetiche.
Fonte: Amici di Casa, settembre 2017