Chinese Crested Dog: il cane che arriva dalla Cina!

Chinese Crested Dog

Il Chinese crested dog o cane crestato cinese è una razza di cane che, insieme con lo xoloitzcuintle e il cane nudo peruviano, fa parte delle sole tre razze di cani nudi riconosciute dalla Fédération cynologique internationale (FCI).

  • Ne esistono anche altre, (come l’American Hairless Terrier, il cane delle sabbie abissino, il perro pila argentino, il levrieretto d’Africa, il cane di Nubia, il cane d’Egitto, il cane turco, il cane delle Antille) ma non riconosciute.

Tutte queste razze esistono in due varietà: quella nuda e quella pelosa (detta “piumino da cipria”). Fra le tre razze riconosciute dalla FCI, solo il cane crestato cinese vede riconosciuta anche la varietà pelosa, mentre per il cane nudo peruviano e lo xoloitzcuintle viene accettata solo la varietà nuda.

 

Il cane che arriva dalla Cina!

Conosciuti in Cina già nel XVIII secolo, questi animali venivano utilizzati per cacciare i topi sulle imbarcazioni. Successivamente, durante la dinastia Han, vennero impiegati come guardiani nelle case dei nobili.

Le altre notizie disponibili sono molto fumose: c’è chi ipotizza che l’esemplare che ha portato la mutazione dell’assenza di pelo possa provenire dall’Africa, però si tratta solo di supposizioni.

Oggi il Chinese Crested Dog è conosciuto un po’ in tutto il mondo, anche se la sua versione nuda (detta hairless) è certamente quella più in voga.

Ebbene si, questa razza esiste anche con il pelo (powderpuff, letteralmente, piumino da cipria), ma non solo: nella stessa cucciolata è possibile che alcuni esemplari nascano glabri e altri con il pelo.

La nudità che caratterizza questi cani è dovuta infatti a un gene recessivo, che rende l’animale quasi completamente privo di mantello, tranne che sul muso e alle estremità di zampe e coda.

Il nome Crested Dog invece deriva dal fatto che la versione nuda presenta una vera e propria cresta dal pelo lungo e setoso.

L’aspetto insolito l’ha reso particolarmente ricercato, tanto da farlo diventare una vera icona di stile.

 

Chinese Crested Dog (video)

Il video qui sopra è tratto dal Canale Youtube di Tutti gli Animali

 

PICCOLO MA ATTIVO!

La sua taglia è piccola e leggera, siamo attorno ai 5-6 kg di peso, e il corpo è snello e atletico, sia nella versione con il pelo sia in quella senza. Tuttavia, ci sono differenze nella conformazione dell’ossatura. La varietà deer è più vivace e presenta un’ossatura fine e una corporatura elegante, mentre il cobby ha una costituzione più compatta e un’ossatura più pesante.

  • Non facciamoci ingannare però dalla taglia: questo cane, che ben si adatta alla vita in città e agli spazi piccoli delle abitazioni urbane, è comunque un animale attivo e giocherellone.

Il Chinese Crested Dog ha bisogno di ricevere molti stimoli esterni, è dunque importante portarlo fuori a fare lunghe passeggiate e magari qualche attività ludica.

Non cadiamo nell’errore di ritenere che un cane di piccola taglia debba rimanere in casa: al contrario, questa razza ama l’aria aperta più di altre razze dal peso simile.


NON SOLO UN CANE DA COMPAGNIA

Chi decide di adottare un Chinese Crested Dog deve impegnarsi a fargli fare le giuste esperienze fin da piccolo. Una buona socializzazione con i cani anche di taglia grande e le persone estranee alla famiglia lo aiuterà a rimanere tranquillo ed equilibrato.

Diversamente, se non gli insegniamo a non avere paura di ciò che lo circonda, avremo un cane problematico e stressato.

Ai Chinese Crested Dog piace correre all’aperto e da animali amanti del divano si trasformano subito in perfetti atleti e velocisti, capaci di far quasi invidia ai Levrieri.

Sono perfetti per sport come l’agility, dove possono dar sfogo alla propria energia, ma non disdegnano attività come l’obedience: ciò che conta per loro, infatti, è svolgere qualsiasi gioco che abbia come compagno il proprio umano, al quale si dedicano anima e corpo.

Da evitare invece sono i giochi di tira e molla: la dentatura non è molto sviluppata in questi cani ed è particolarmente debole, quindi non dobbiamo strafare, meglio dirigere l’attenzione su attività dove l’utilizzo della bocca è meno impattante.

 

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Articolo costruito con l’uso di più fonti:

 

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