Alla scoperta del rinoceronte!
In Asia il rinoceronte è quasi scomparso e in Africa non va molto meglio, anche se lì la lotta ai bracconieri è più intensa e capillare
Ampie vallate, massicci rocciosi dalle imponenti forme tortuose, vastissime regioni semidesertiche, fertili pianure, corsi d’acqua che scavano solchi profondi, veri canyon che al calar del sole si tingono di porpora.
È facile lasciarsi sedurre dai mille scenari offerti da Africa e Asia, soprattutto perché visitando parchi e riserve si può ammirare anche una straordinaria varietà di specie animali.
Appostandoci in questi luoghi ancora incontaminati possiamo assistere a un’impareggiabile sfilata di esseri viventi, presenze suggestive che sembrano uscire da un romanzo d’avventura. In particolare, con un pizzico di fortuna e con l’aiuto di una guida esperta, possiamo vivere un’emozione irripetibile: l’incontro con il mitico rinoceronte.
Uno o due corni? Dipende dalla specie e dal luogo in cui ci troviamo: due corni in Africa, uno solo in Asia.
COM’È FATTO CHE FASCINO IL CORNO!
Al di là della mole imponente, ciò che appare più evidente in questi giganti è la presenza di caratteristiche protuberanze sul muso: i corni”. Il rinoceronte bianco (Ceratherium simum) e quello nero (Diceros bicornis), entrambi africani, possiedono due corni, mentre due delle tre specie asiatiche ne hanno uno solo, posto all’estremità del naso.
Dotati di una testa piuttosto allungata e di un collo corto e possente, tutti i rinoceronti hanno una bocca piccola: il labbro superiore è allungato nella parte centrale, in forma di proboscide o di appendice, mentre il labbro inferiore è arrotondato o tronco.
L’insieme conferisce loro quell’espressione truce e un po’ “scontrosa” che ben conosciamo.
ARMATURA DI PELLE COME UN DINOSAURO
Il peso di questo animale è davvero notevole: varia dagli otto quintali del rinoceronte di Sumatra, lungo fino a tre metri, alle oltre due tonnellate del rinoceronte bianco che può arrivare anche a quattro metri di lunghezza!
Fatta eccezione per il rinoceronte di Sumatra (Dicerorhinus sumatrensis), tutti gli altri sono quasi completamente glabri: solo il bordo delle orecchie e l’estremità della coda, piccola, larga e piatta sono ornati da sparuti ciuffi di peli
OCCHIO AI BRACCONIERI
I rinoceronti sono in pericolo per diversi motivi ma le due piaghe che rischiano maggiormente di comprometterne la sopravvivenza sono gli insediamenti umani che rubano sempre più spazio al loro habitat e l’ancora fiorente commercio illegale dei corni.
La maggior parte degli esemplari viene uccisa dai cacciatori di frodo per venderne i corni sul mercato asiatico, dove sono utilizzati come ingredienti per presunti “medicinali” o come impugnature per pugnali.
Per salvare questi splendidi animali è necessario intensificare ulteriormente i controlli e vietare ovunque l’utilizzo dei corni. Speriamo bene…
Fonte: “Alla scoperta del rinoceronte!” è un estratto da un bellissimo servizio su Amici di Casa del marzo 2018
Fonte immagine: https://commons.m.wikimedia.org/wiki/File:White_Rhino_(Ceratotherium_simum)_(32456964146).jpg
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