Il pipistrello che qualche volta vediamo volare nelle nostre serate in campagna (ma anche in città) è detto “nano”; nome più che adatto, dato che il suo corpicino non supera i 5 centimetri di lunghezza. Ne esistono anche di molto più grandi, ma ci capiterà più raramente di vederli.
È una specie molto comune anche se, contrariamente a quanto si credeva un tempo, non è la più diffusa. Il colore del suo manto dorsale varia dal bruno-ruggine al bruno scuro mentre il ventre ha tonalità più chiare. Il muso e le orecchie sono nere.
Ha un volo un po’ frenetico e lo si nota particolarmente bene quando svolazza insieme ai pipistrelli di altre specie attorno al lampioni, a caccia soprattutto di zanzare. Le sue quote di caccia sono molto variabili perché può spingersi molto in alto seguendo le sue prede oppure rasentare il suolo e l’acqua del canali. Si accoppia appena prima dell’arrivo dell’autunno e la femmina a primavera partorisce i cuccioli, spesso due.
Passa l’inverno rintanato in grandi gruppi dentro cavità naturali, soprattutto tronchi, caverne o nei sottotetti. Ma nelle serate invernali più miti può anche decidere di fare qualche uscita fuori stagione. Innocui e molto utili, i pipistrelli non si attaccano al capelli, non si trasformano in vampiri e non sono animali legati all’oltretomba. Sono simpatici e tengono lontani dai nostri giardini zanzare e altri insetti dannosi. L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura li ha inseriti da tempo nella “lista rossa” delle
Ha preso il via anche in Italia, a Bolzano, il progetto “Cooperazione transfrontaliera per un rischio di estinzione da scongiurare: la tutela del pipistrelli”, nell’ambito di una più ampia iniziativa europea cui prendono parte numerose nazioni
CURIOSITA’ da sapere
Il pipistrello, attraverso il sonar, è in grado di analizzare la risposta degli echi prodotti dai diversi oggetti sparsi e capire la direzione giusta da prendere in volo. Non è tutto. A livello neuronale, secondo gli studiosi dell’Università di Monaco, in presenza di un ostacolo il numero di neuroni “eccitati” aumenta, facendo apparire all’animale un oggetto molto più grande di quel che sia nella realtà. In questo modo la strada da percorrere risulta sicura e il pipistrello viene dotato di una sorta di mappa interattiva.
A questo proposito, per evitare che volino in casa nostra quando abbiamo le finestre aperte, gli esperti del Wwf consigliano di tenere sempre le tende o le zanzariere tirate, soprattutto quando si ha una colonia di Chirotteri vicina. I loro sonar, infatti, percepiscono le tende, anche se sottili, come una barriera. Per ogni evenienza, comunque, basta contattare l’Ufficio Ecologia del proprio Comune che saprà indicare a chi rivolgersi per avere informazioni e suggerimenti…
Fonte: tratto da Amici di Casa, novembre 2018
Fonte immagine: File:Pipistrellus pipistrellus (3204890442).jpg – Wikimedia Commons
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