Anche al più diligente dei proprietari potrebbe capitare di perdere il proprio micio. Se il gatto è abituato a uscire, e manca da casa un paio di giorni, non è il caso di allarmarsi: potrebbe aver trovato qualcosa di interessante da cacciare o da esplorare che lo ha tenuto impegnato.
Tra gennaio e febbraio le femmine fanno il primo calore dell’anno: quella sessuale è una spinta motivazionale forte e non sono pochi i gatti che in cerca di un compagno/a tentano di tutto per scappare di casa, perfino gettarsi dal balcone. Ecco cosa fare in caso di smarrimento.
Prima di tutto, cercate il vostro gatto in casa. Se avete una casa grande, a più piani, controllate ovunque, compresi la mansarda e il box. Ci sono proprietari quasi morti di paura, mentre l’amato felino russava tranquillo nascosto dentro l’armadio.
Confermato che il gatto si è davvero perso, cercate in tutti gli angoli o nascondigli vicino a casa. Se non è mai uscito, è possibile che si sia parecchio spaventato e ora sia rintanato da qualche parte dove si sente più sicuro.
Concentrate le ricerche soprattutto al mattino presto o la sera tardi, quando c’è più silenzio e maggiore possibilità di sentirlo miagolare in risposta ai richiami. Provate con il sacchetto dei suoi croccantini preferiti. Potrebbero volerci anche diversi giorni perché decida di uscire allo scoperto.
Se possibile, non tralasciate magazzini, cantine, garage e solai di tutto il vicinato, dove potrebbe essere accidentalmente rimasto chiuso. Se abitate al primo piano, e il gatto è caduto dal balcone, cercate nelle aree sottostanti, in particolare tra le siepi e i cespugli
Preparate un volantino con la foto del gatto e con i vostri dati. Iniziate la distribuzione prima nelle case e nei cortili vicini, quindi affiggeteli sui pali della luce e nelle aree cani della zona e poi, estendendo il raggio di ricerca, nei luoghi di maggior passaggio: supermercati, fermate di mezzi pubblici, negozi di articoli per animali, biblioteche, ecc.
Verificate con il vostro Comune se avete bisogno di un permesso di affissione. Meglio evitare multe.
Comunicate lo smarrimento dell’animale alla Polizia Municipale del Comune in cui è stato perso e all’ATS di competenza, fornendo un’accurata descrizione.
Portate con voi una foto e tutti i documenti relativi all’animale, come il passaporto o il libretto sanitario. Lasciate il vostro indirizzo, i recapiti telefonici e fatevi indicare qual è la struttura di riferimento che si occupa del recupero di gatti feriti per il vostro territorio comunale.
Tenete presente che non sempre il gattile vicino a voi è quello convenzionato con il vostro Comun: potrebbe capitare che la vostra amministrazione abbia scelto una struttura ben distante da casa vostra. In questo caso, informatevi anche su chi si occupa di effettuare l’accalappiamento
Diffondere la segnalazione presso i veterinari e chiedete alle associazioni animaliste di zona, o all’ ATS, l’ubicazione delle colonie feline intorno a casa vostra. Qualche tutor di colonia potrebbe averlo avvistato.
Una volta individuato il gattile di riferimento, non telefonate: andateci di persona. Sapete quanti gatti “neri” o “tigrati” recuperano i volontari? Una visita vi consentirà di visionare tutti i gatti presenti e di lasciare un volantino di ricerca con la foto del vostro animale.
Mettete un annuncio sui social network esistono: centinaia di gruppi dedicati ad animali persi e trovati. Cercate quelli che si occupano del vostro territorio prima di tutto, e poi allargate la ricerca ai gruppi regionali e nazionali.
Molto importante: mettete una data sulla foto, l’annuncio potrebbe girare per anni e una data può far capire a chi lo vede che, a distanza di molti mesi, non sia più necessario condividere la foto.
Successivamente potete provare a comunicare lo smarrimento anche ai comandi di Polizia Municipale e ai Carabinieri dei Comuni limitrofi, estendere la ricerca ad altri gattili – anche se possono sembrare piuttosto distanti e far pubblicare un’inserzione sulla stampa locale.
MICROCHIP
Una nota a parte merita il microchip. A oggi è il miglior mezzo per poter tracciare un animale.
I collarini si sganciano, le medagliette si perdono. Inoltre, per chi abita in Regione Lombardia, l’iscrizione all’anagrafe felina dal primo gennaio 2020 non è più facoltativa ma obbligatoria.
È vero che non è retro attiva (se possedete un gatto dal 2019 non siete tenuti ad adeguarvi), ma se il vostro gatto è registrato sarà più facile riportarlo a casa in fretta.
Fonte: “Ho perso il gatto: e adesso?” è un articolo utilissimo di Ilaria Mariani, Consulente della relazione felina – tratto da L’Arca di Noè, febbraio 2021
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