Quando il micio sta male!

Quando il micio sta male!

Spesso facciamo fatica a capire se il nostro gatto non sta bene, e soprattutto quali problemi ha: ecco qualche indicazione utile…

 

Negli anni ho capito quanto a volte sia difficile entrare in sintonia con i gatti. Quando un cane arriva in ambulatorio spesso è facile da conquistare: noi veterinari le proviamo un po’ tutte, un tono di voce particolare, qualche carezza, un biscottino e il gioco il più delle volte è fatto!

Questo pur troppo non è sempre valido quando si ha a che fare con il gatto; comprendere come sta e cosa lo “disturba” a volte è difficile per noi, e può esserlo anche per il proprietario.

  • Fortunatamente il gatto, sebbene sia un animale schivo e riservato, è soprattutto abitudinario, e per chi vive assieme a lui questo è un grande aiuto, soprattutto se si vuole capirne lo stato di salute e benessere.


Cosa possiamo e dobbiamo notare

Appurato che la tendenza a isolarsi è la prima cosa che contraddistingue un gatto che sta male, cerchiamo insieme come capire qualcosa di più.

Dare per certo che un nasino caldo e asciutto sia in un gatto, o più in generale in un animale domestico, diretta espressione della febbre, purtroppo può trarre in inganno: a volte si può considerare vera questa teoria, ma ci sono diverse situazioni e circostanze in cui troviamo invece un pet con il nasino caldo e secco ma con una temperatura nella norma; questo è un altro esempio di come i dati che “raccogliamo” vadano contestualizzati e considerati assieme ad altri atteggiamenti.

 

L’appetito: importante valutare questo dato in due modi.

Per prima cosa ci deve insospettire un gatto che salta uno, due o più pasti, un animale cioè che, da un giorno all’altro, non ha voglia di mangiare.

Altra cosa da considerare invece è l’appetito unito al cambiamento di peso: spesso il proprietario nota il tutto quando diventa fin troppo evidente, ma è importante vedere un dimagrimento repentino o un aumento del peso in relazione alla quantità di cibo che giornalmente viene garantita.

  • Ci sono gatti che dimagriscono sebbene mangino molto, altri che ingrassano nonostante il cibo sia della quantità corretta.

La sete: è un dato importante e di evidente “malessere” se questa diventa, soprattutto giorno dopo giorno, eccessiva. Spesso i gatti, nonostante abbiano a disposizione diverse ciotole, preferiscono bere solo dal lavandino, quindi posso comprendere quanto sia difficile valutare esattamente la quantità di acqua consumata nelle 24 ore.

Probabilmente noterete anche un aumento dell’urina prodotta; vi troverete a cambiare la lettiera più spesso, e anche questo sarà un dato importante da rilevare.

Il pelo: il gatto è un animale molto pulito, attento alla sua igiene personale, che trascorre ore a leccarsi e a pulirsi ogni centimetro del suo mantello, garantendosi così un pelo sempre pulito e lucido.

Vien da sé che se notiamo un pelo arruffato, sporco, opaco e poco “luminoso”, allora siamo autorizzati a pensare che ci sia qualcosa che non va ed è bene portarlo dal nostro veterinario di fiducia.

Miagolii o cambio repentino di umore: pensiamo alla classica scena in cui stiamo accarezzando il nostro micio e improvvisamente avvertiamo un forte vocalizzo, accompagnato da un graffio ben assestato e da una fuga immediata da parte del “pelosone”.

Probabilmente lo abbiamo solo infastidito e ne aveva abbastanza delle nostre “coccole”, ma è altrettanto plausibile che involontariamente abbiamo provocato del dolore toccandolo in una zona particolarmente sensibile.

 

Segnali e comportamenti più specifici

Per concludere, non è possibile elencare in poche righe tutti i sintomi che possiamo osservare in un gatto, sono moltissimi, alcuni come abbiamo visto più specifici di altri.

Anche per questo non è sempre facile comprendere il malessere di un gatto, ma ricordate di segnalare e descrivere al vostro veterinario di fiducia ogni particolare che riuscite a osservare: anche la cosa più banale a volte può fare la differenza per inquadrare al meglio il problema.

 




 

Fonte: “Quando il micio sta male!” è un bel servizio di Chiara Dolzani, medico veterinario, tratto da L’Arca di Noè, dicembre 2017
Fonte immagine: Gatto Lingua Di Occhi – Foto gratis su Pixabay

 

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