RANDAGIO UCCISO SENZA MOTIVO: FIACCOLATA PER CHIEDERE GIUSTIZIA
Catturato su ordine della Polizia Locale, pur essendo un cane assolutamente innocuo e inoffensivo, questo dolce cane anziano è stato trovato morto la mattina seguente nel canile dove era stato rinchiuso. Richiesta l’autopsia per accertare le cause della morte e quanto abbia inciso il sovradosaggio di narcotico utilizzato. LNDC sporge denuncia e sta organizzando il 19 febbraio una fiaccolata a Castel Madama in memoria di questo dolce cane.
Roma, 14 febbraio 2022 – Cucciolone era un cane mansueto e da anni viveva in strada a Castel Madama, in provincia di Roma, senza dare alcun problema a nessuno. Alcuni mesi fa, dei ragazzini si erano divertiti a lanciargli contro dei petardi e lui aveva reagito, giustamente, ringhiando ma senza fare realmente alcun danno.
A seguito di questo episodio sono state presentate denunce e segnalazioni sulla presunta aggressività del cane che, pertanto, andava catturato e rinchiuso in un canile.
Nel frattempo però la volontaria che da sempre lo accudiva in strada aveva avviato il procedimento per farlo riconoscere come cane di quartiere dato che, appunto, tranne quell’episodio isolato – in cui era stato peraltro provocato dai petardi – Cucciolone si era meritato questo nome proprio per il suo carattere dolce e affettuoso.
Ciò nonostante, lo scorso venerdì 11 febbraio, il Comandante della Polizia Locale ha disposto la sua cattura che è stata degna di un film dell’orrore ed è terminata nel peggiore dei modi. Da quanto hanno riferito numerosi testimoni, dato che il tutto è avvenuto davanti a una scuola sotto gli occhi di genitori e bambini, il povero cane è stato inseguito e braccato come se fosse una bestia feroce e sono stati utilizzati ben 3 dardi narcotizzanti.
Dopo essere stato trasferito nel canile, Cucciolone è stato trovato morto la mattina dopo nel box in cui era stato imprigionato. LNDC ha organizzato una fiaccolata sabato 19 febbraio a Castel Madama per ricordare Cucciolone e chiedere che sia fatta giustizia.
“La richiesta di esame autoptico per accertare le cause della sua morte è stata già presentata e qualcuno dovrà pagare per quello che è successo a questo povero cane”, commentano Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.
“Dagli elementi che abbiamo raccolto finora sembra che non ci fosse un veterinario presente al momento della cattura, cosa che invece è richiesta soprattutto in caso di telenarcosi. Il nostro ufficio legale è al lavoro per denunciare questo gravissimo episodio che non può e non deve passare sotto silenzio. Sicuramente chi è intervenuto dovrà rispondere del reato di maltrattamento e di uccisione di animale, ma stiamo valutando la presenza di altre fattispecie di reato”.
“Le modalità con cui è stata data la caccia a Cucciolone mostrano una totale incompetenza nel gestire una situazione che, in un Paese civile, dovrebbe essere di routine e non dovrebbe portare a un epilogo così drammatico. Il narcotico va utilizzato, quando assolutamente necessario, con prudenza e con conoscenza delle tante variabili che possono intervenire nel suo uso. Sparare ben tre dardi su un animale spaventato e ferito dimostra incapacità nel fare il proprio lavoro e noncuranza delle conseguenze. L’azienda incaricata della cattura dovrà assumersi la responsabilità di quanto accaduto, così come dovrà fare il comandante della Polizia Locale che ha ordinato la cattura di un animale assolutamente innocuo e inoffensivo”, conclude la Presidente.
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