II raggio visivo degli occhi umani si sovrappone di ben 120° (visione binoculare), permettendoci di percepire la profondità praticamente ovunque spazi il nostro sguardo.
Il cavallo ha occhi posti lateralmente, con una pupilla orizzontale e una sovrapposizione di soli 60° circa:
State portando qualcosa al vostro cavallo. Mentre siete distanti lui punterà il muso verso di voi, per percepire distanza e velocità inquadrandovi nella zona di visione binoculare.
Mano a mano che vi avvicinate, avrà bisogno di girare leggermente il capo per cogliere i dettagli del contesto, perché focalizzarsi sulla zona di visione binoculare rende sfuocati anche i lati destro e sinistro della striscia orizzontale.
Fermatevi a circa 2 metri di distanza per mostrargli ciò che gli portate, perché non è bravo a mettere a fuoco da vicino e inoltre proprio sotto il naso ha un cono d’ombra in cui non vede nulla.
Probabilmente lui inclinerà la testa lateralmente, orientando la pupilla in modo che l’oggetto cada all’interno del rettangolo di visione migliore.
Se fate tutto questo di notte, andate senza torcia: il cavallo vede molto bene al buio, per potersi proteggere dai predatori con abitudini notturne.
Questo gli rende però difficile adattarsi alla luce intensa o ai repentini cambi di illuminazione, per esempio quando entra in scuderia dopo un’attività serale.
Sebbene i secchi di scuderia siano spesso rossi, il cavallo ha una visione dicromatica in cui proprio il rosso manca: vede sfumature dal blu al giallo, passando per il verde e il marrone, e non percepisce i colori brillanti.
Un secchio rosso su un prato verde praticamente si confonde, ma la sua forma è così ben impressa nella mente del cavallo che non farà fatica a trovarlo comunque!
Lo stesso vale per le mele: per lui sono tutte renette, sbiadite e verdi-giallastre.
Sapere come il cavallo vede i colori è particolarmente importante nell’ideazione dei campi ostacoli: un ostacolo tutto bianco può creare un’illusione ottica per cui l’animale sarà portato a sovrastimarne la dimensione; tutto nero potrebbe addirittura confondersi con lo sfondo e non essere visto.
L’orecchio del cavallo è specializzato per udire le alte frequenze: percepisce dai 50 Hz fino ai 33 KHz (contro i 20 Hz – 20 KHz dell’uomo) e grazie alla forma del padiglione auricolare amplifica le alte frequenze di 10-20 dB. Il cavallo quindi percepisce con particolare sensibilità suoni che noi non udiamo: attenzione a utilizzare la radio nei maneggi!…
Fonte: “I sensi del cavallo!” è un estratto da un bellissimo servizio di Rachele Malavasi, consulente in etologia per la Scuola di Equitazione Etica – tratto dalla rivista L’Arca di Noè, novembre 2020
Fonte immagine: Cavallo Muso Animale – Foto gratis su Pixabay
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