Le sue origini sono, a detta degli esperti, non molto antiche. Pare che i primi esemplari siano apparsi all’inizio del Novecento.
La scoperta fu del tutto casuale: gli allevatori di Abissini si trovarono nelle cucciolate esemplari a pelo lungo e pensarono che tale caratteristica fosse determinata da una mutazione spontanea. Oggi, invece, siamo portati a pensare che questo particolare del mantello sia stato introdotto volontariamente.
All’inizio, questi gatti “nati dal caso” non furono molto apprezzati; in seguito, però, grazie all’interessamento di alcuni allevatori canadesi e americani, prese forma l’idea di iniziare a selezionare questa nuova razza.
Da dove viene il suo nome?
In America settentrionale, il primo club di razza (Cat Fancier’s Association International Somali Cat Club) nacque nel 1975 e nel 1978 la razza fu ufficialmente riconosciuta. In Europa, invece, la razza fu importata alla fine degli anni Settanta e la Federazione Internazionale Felina la riconobbe e la accettò in concorso dal 1982.
Oggi il Somalo non è ancora molto diffuso in Europa e in Italia men che meno. Solo negli ultimi anni gli allevatori stanno cominciando a riscontrare una domanda maggiore.
Come il fratello Abissino, il Somalo sprizza vivacità da ogni singolo pelo.
Dinamico, iperattivo, curioso: è un micio onnipresente e sempre pronto al gioco e alla richiesta di coccole e attenzioni.
Se si possiede un Somalo è pressoché impossibile pensare di rientrare a casa dopo una giornata di lavoro e ignorarlo: sarà lui a venirci incontro con la sua lunga e folta coda alta, per strofinarsi tra le nostre gambe e accoglierci con un sonoro miagolio di “ben-tornato”.
Non solo. È un gatto che sente la nostra mancanza e se siamo impegnati dal lavoro o amiamo viaggiare tanto, forse è meglio rivolgere le nostre attenzioni a un gatto più indipendente e meno bisognoso di attenzioni.
Agilissimo e intelligente, impara a seguire il padrone ovunque, ad aprire porte e sportelli della cucina e a frugare in tutti i posti, anche i più strani, della casa. È simpatico e quando parliamo con lui sembra sorriderci. I suoi occhi profondi e svegli conquistano i padroni.
Una curiosità scientifica? Gli esperti lo hanno inserito tra i gatti più comunicativi e curiosi e in questo non si distingue dall’Abissino…
Fonte: “Somalo: una volpe travestita da gatto!” è un estratto da un bel servizio su un vecchio numero di Amici di Casa, giugno 2018
Fonte immagine: https://planetdetective.com/somali-cat/
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