Api: da cosa sono minacciate maggiormente?
Nel mondo, il 70% delle colture alimentari dipende dall’impollinazione entomofila (in Europa più dell’80%) coinvolgendo un terzo dei raccolti. Le colture interessate sono la frutta e la verdura della nostra dieta oltre ad alcune piante usate come foraggio per bestiame da carne e prodotti lattiero caseari. I pronubi sono fondamentali anche per molte piante selvatiche (si stima dal 60% al 90%) quindi per l’ambiente.
Le api – quelle allevate, ma anche molte specie selvatiche – sono il gruppo predominante ed economicamente più importante degli impollinatori nella maggior parte delle regioni.
Purtroppo, in questi ultimi anni, si è verificata una loro allarmante riduzione a causa di molteplici fattori: cambiamenti climatici (come l’innalzamento delle temperature, il mutato andamento delle precipitazioni e più irregolari o estremi eventi meteorologici), presenza di predatori e parassiti (come l’acaro Varroa destructor, una grave minaccia per l’apicoltura a livello globale), inquinamento ambientale, pratiche agricole di stampo industriale (con utilizzo di fertilizzanti chimici e sostanze chimiche, monocolture ed estensione di aree agricole a scapito di altri ecosistemi) e generale scomparsa dei loro habitat naturali.
I risultati di studi scientifici confermano che il polline bottinato dalle api e il pane d’api (polline stoccato nei favi) immagazzinato negli alveari sono spesso contaminati da un’ampia varietà di pesticidi, alcuni dei quali possono agire, singolarmente o in combinazione fra loro, aumentando la sensibilità delle api a malattie e parassiti.
- Attenzione: il miele, che viene prodotto dalle api a partire dal nettare, non c’entra nulla con il polline e non risulta contaminato.
Fonte: “Api: da cosa sono minacciate maggiormente?” è un articolo estratto da un bel servizio su Casa in Fiore, maggio 2019
Fonte immagine: Foto gratis: Api, miele, polline, fiore, petalo, pianta (pixnio.com)