Prima di tutto, bisogna sapere che divertirsi insieme al padrone crea nella mente del cane un’associazione positiva tra il divertimento e la sua presenza.
Giocare insieme vuol dire condividere sensazioni positive e far crescere nel cane il piacere e il desiderio di stare vicino a noi, e allo ste so tempo far diminuire il suo interesse per l’ambiente circostante (odori, presenza di altri cani ecc.); in questo modo, riduciamo molte iniziative dell’animale come allontanarsi o andare a “fare il bullo” con gli altri cani, facilitandone la gestione fuori di casa.
Inoltre, giocare fa bene alla sua salute psicofisica. Quando il nostro amico rimane troppo da solo, specialmente nel caso di alcune razze, la più comune manifestazione di noia è distruggere oggetti o mordicchiare mobili. Impegnarlo in attività quotidiane e in sessioni di gioco lo aiuta a sfogarsi e diminuisce la probabilità che canalizzi le sue energie su occupazioni sbagliate.
L’EDUCAZIONE ATTRAVERSO IL GIOCO
Potremmo iniziare a insegnare al cane qualche comportamento utile, attraverso il gioco. Per esempio, se è sufficientemente motivato su una treccia o una pallina, muovendola in alto o in basso possiamo utilizzarla come stimolo per ottenere diversi comportamenti come “seduto”, “piede”, ecc.
In tal modo i momenti di gioco diventano vere e proprie sedute di educazione in cui si crea un’associazione positiva, rendendo il nostro cane sempre più collaborativo e felice di imparare.
Con il gioco possiamo anche insegnare al cane ad autocontrollarsi, cioè possiamo abituarlo a chiedere invece di pretendere, ad aspettare invece di lanciarsi istintivamente verso l’oggetto desiderato.
Attraverso il gioco abbiamo modo, inoltre, di scoraggiare comportamenti sgraditi come saltare o abbaiare. Al contrario, utilizzando la treccia o la pallina come rinforzo positivo, possiamo consolidare comportamenti graditi come il “seduto”.
Ancora, si può insegnare al cane a controllare la possessività rinforzando il momento in cui accetta di lasciarci il suo gioco, restituendoglielo subito, oppure si può abituarlo a essere toccato e maneggiato quando è in possesso del gioco, insegnargli a cooperare invece che contendere, dando sempre un rinforzo positivo quando sceglie di condividere con noi gli oggetti.
Allo stesso modo, con il gioco possiamo controllare, nel quotidiano, il suo istinto predatorio.
Insegnare al cane a prendere o a inseguire l’oggetto quando autorizzato serve ad abituarlo ad ascoltare e a rispondere alle nostre indicazioni di fronte a oggetti in movimento.
Possiamo spiegargli anche quali oggetti si possono stringere con denti e quali no.
Utilizzando una treccia abbiamo modo di giocare con lui insegnandogli a stare attento a non morderci mani, piedi o vestiti, canalizzando invece il suo morso, correttamente, solo sulla treccia che si muove.
Fonte: estratto da un bel servizio di Massimo Perla, tratto da L’Arca di Noè, luglio 2019
Fonte immagine: dog playing tennis | PetteriO | Flickr
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