I Sami vivono da più di un millennio in questa regione a prima vista molto inospitale. La Lapponia è infatti caratterizzata da un clima gelido per gran parte dell’anno e da un’alternanza luce-buio che varia moltissimo tra mesi invernali ed estivi.
Ad aspettarla c’era uno degli inverni più duri del pianeta, con soltanto 2-3 ore di pallida luce ogni giorno e nuclei abitati da circa 3000 persone circondati da natura incontaminata fino a perdita d’occhio.
In particolare il punto di partenza dell’esplorazione è stato il villaggio di Saariselka nei pressi di Rovaniemi, il celebre luogo d’origine di Babbo Natale e per questo principale polo attrattivo di tutto il turismo della regione.
Il viaggio attraverso la vita e le tradizioni Sami lascia di stucco per come questo popolo affronti ogni giornata restando legato a usanze che determinano la sua identità da millenni, in un mondo che ormai fagocita ogni diversità.
Non si può intuire la routine particolare di questo popolo senza parlare del suo animale simbolo, compagno inseparabile nella vita di tutti i giorni, la renna.
Le renne sono parte integrante dell’esistenza dei Sami ed elemento fondamentale per la loro sopravvivenza, vero e proprio “motore” delle loro attività quotidiane, poiché trainano le slitte che permettono gli spostamenti attraverso i boschi e le steppe innevate.
Sono infatti animali dotati di caratteristiche strabilianti che li rendono gli unici a poter affrontare queste condizioni: innanzitutto le loro folte pellicce riescono a “intrappolare” l’aria fredda e a riscaldarla creando un “cuscino” protettivo, poi molte parti del loro corpo sono in grado di adattarsi ai cambiamenti ambientali.
Gli zoccoli ad esempio mutano e si modificano a seconda del terreno calpestato, diventano più duri in presenza di ghiaccio, più morbidi sulle superfici meno aggressive.
Gli occhi invece pare cambino colore in base alla stagione e in inverno permettono all’animale di vedere chiaramente anche nel buio più profondo. I loro palchi, vellutati per via del sangue che scorre al loro interno, sono differenti dalle corna perché sono di natura ossea e quindi parte integrante dello scheletro dell’animale. Crescono in modo diverso per ogni esemplare e rappresentano così un elemento distintivo unico.
I maschi durante la stagione degli amori, appena prima dell’inverno, lottano tra loro per conquistare le femmine e alla fine del periodo perdono completamente i palchi che poi ricrescono di dimensioni maggiori.
Ancora oggi i Sami riescono ad allevare le renne fuori dai centri abitati seguendo le loro tradizioni millenarie tramandate di generazione in generazione… (continua sulla rivista L’Arca di Noè).
Fonte: estratto da un bel servizio di Michelangelo Panza su L’Arca di Noè, marzo 2019
Fonte immagine: Lapland Foto – Scarica immagini gratuite – Pixabay
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