Chi conosce i gatti se ne sarà accorto: la storica fama di animali solitari e indifferenti alle persone non è altro che un vecchio cliché, ormai superato.
Il fatto che in natura il gatto sia un cacciatore indipendente non gli impedisce di avere una vita sociale, per quanto elementare. Molti etologi, addirittura, consigliano di non tenere un gatto da solo e in alcuni Paesi è perfino obbligatorio averne due: interagiscono, giocano e hanno la possibilità di instaurare relazioni sociali con un loro simile, cosa davvero importante.
Il problema, però, è che può succedere che i nostri mici non vadano d’accordo tra loro. Che fare? Vediamo di scoprirlo assieme.
È normale per noi padroni preoccuparci quando i gatti litigano: dopo tutto se lo facessero i nostri figli non ci piacerebbe affatto tutta quella confusione e quella violenza.
Tuttavia, i gatti sono diversi dalle persone e la risoluzione di una disputa non viene decisa a tavolino, discutendo il problema e raggiungendo un compromesso. Tutto si basa su posture minacciose e grida che fanno accapponare le pelle: se siamo molto fortunati l’altro gatto batterà in ritirata alla prima minaccia, altrimenti ci sarà un caos indistinto di denti e unghie da cui emergerà un vincitore.
Purtroppo, se ancora non riusciamo a capire che è una cosa normale per un gatto, probabilmente tenderemo a innervosirci di fronte alla rissa.
Se i nostri gatti non vanno d’accordo per la maggior parte del tempo, è probabile che questa tensione si ripercuota anche su di noi. Ma questo non farà che rendere i nostri mici ancora più tesi e aumentare l’aggressività tra di loro. Se invece saremo pacati e ci mostreremo tranquilli, sarà più facile che loro capiscano che si tratta di tensioni eccessive.
LA SEPARAZIONE NON FA MAI BENE
Potrebbe sembrare il perfetto compromesso. I gatti non vanno d’accordo, noi non vogliamo perderne nessuno, perciò diamo a un gatto libero accesso alla cucina, al salotto e alla sala da pranzo, mentre l’altro avrà le camere da letto e l’ingresso.
- Per farlo mettiamo cartelli dappertutto con l’avviso di chiudere la porta e poi… ci abituiamo a cenare sul letto o a dormire sul divano perché vogliamo condividere il nostro affetto con entrambi i gatti, e tuttavia la situazione non si risolve.
Una vita da accampamento per noi, una segregazione costante per loro. Da prigionieri vivremmo sereni? I nostri gatti sanno che il loro “mortale nemico” è proprio dietro la porta. Vogliono regolare i conti tra di loro, ma non possono farlo. Percepiscono il pericolo, ma non riescono a scovare chi insidia il loro territorio. Questo è probabilmente ancora peggio che condividere la casa con un nemico; almeno prima il bersaglio era presente e tangibile.
MOSTRIAMOCI CALMI E SPENSIERATI
Facciamoci vedere spensierati. Giriamo incuranti per la casa e manteniamo invariate le nostre abitudini quotidiane, lo percepiranno. Diamo affetto e parliamo con entrambi. In questo modo non contribuiremo, come abbiamo già detto, ad aumentare la tensione in casa ma non solo: cominceranno a vedere che per tutto il resto dei componenti della famiglia certe tensioni sono del tutto avulse dalla realtà e magari, se sono solo impauriti, cominceranno a vedere che nessuno toglie nulla a loro e nessuna minaccia è reale…
Fonte: estratto da un bel servizio su Amici di Casa, gennaio 2018
Fonte immagine: How to get cats to get along—smart behaviorists share insights | Natural Cat Care Blog