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Cane: dietro l’alito cattivo può nascondersi una malattia…

L’alito cattivo del cane non va sottovalutato, perché potrebbe essere il sintomo di una malattia del cavo orale che, se trascurata, può influenzare negativamente la salute di fegato, reni e cuore.

Le conseguenze sono infezioni e infiammazioni nel cavo orale, ma, soprattutto, «l’instaurarsi di una patologia sistemica con un’infiammazione cronica di basso grado. I batteri entrano in circolo e vanno a localizzarsi a livello epatico, renale e cardiaco, scatenando tutta una serie di problematiche».

I cani maggiormente a rischio sono quelli di piccola taglia, «i cui denti occupano una superficie maggiore in rapporto alle dimensioni dell’osso.

Le cinque razze più colpite sono barboncino, yorkie, maltese, volpino di Pomerania e pastore dello Shetland. Poi, ovviamente, segue una predisposizione soggettiva del singolo animale».

Ma anche l’età conta: «L’aumento della vita media dei pet porta più facilmente all’instaurarsi di patologie del cavo orale, ormai al primo posto tra quelle predominanti nei cani (e nei gatti). L’attenzione alla salute orale deve essere, però, alta fin da quando sono cuccioli».

Prevenzione che in Italia è, però, trascurata: solo un proprietario su tre la attua realmente, secondo una ricerca condotta da Pedigree del gruppo Mars Petcare, la divisione del Gruppo Mars impegnata nello sviluppo di prodotti e servizi per la salute e la nutrizione dei pet .

  • «Fondamentale», consiglia Radice, «è il regolare spazzolamento dei denti del cane con dentifricio e spazzolino dalle setole di crine morbido. Mettete la mano a C attorno al muso per tenergli la bocca chiusa ed evitare che per istinto morda lo spazzolino e, se possibile, ponetelo su un piano rialzato, così da delimitarne il movimento».

L’ideale è abituare il cane fin da cucciolo a farsi «maneggiare» la cavità orale. Se s’inizia da adulto è necessario abituarlo a farsi toccare la bocca prima di passare allo spazzolino:

  • «Nei momenti di relax, tra una coccola e l’altra o quando si gioca, iniziate a inserirgli delicatamente un dito nell’interno nella cavità orale. È un modo per far capire all’animale che tale azione non comporta alcun tipo di problema o di dolore».

Aiutano a ridurre la formazione di placca e tartaro anche alcuni alimenti specifici che possono sostituire quelli normalmente serviti al pet e appositi snack masticativi.

 

Fonte: un articolo di Marco Ronchetto, tratto da Ok Salute e Benessere, settembre 2020
Fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/cane-grugno-luce-del-sole-black-4762832/

 

 

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Sara & Simone

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