«Il gatto sta in casa, quindi non è a rischio parassiti». Lo pensano quattro proprietari su dieci. E sbagliano.
Pulci e zecche possono proliferare anche negli ambienti domestici, anzi, la presenza delle pulci dodici mesi l’anno è favorita dal riscaldamento interno, senza contare il pericolo parassiti interni.
«La prevenzione è sempre il miglior alleato, spiega il veterinario Giuseppe Faranda, «quindi, oltre alle due raccomandate visite annue, è sempre bene consultarsi sui possibili trattamenti con il proprio veterinario, non solo quando si scopre il proprio micio già alle prese con i parassiti».
Questi, comunque, i principali consigli dell’esperto, presenti anche sul sito di We Are Family (weare-family.com/it), il progetto di MSD Animal Health pensato per raccontare in modo divertente come ci si prende cura dei quattro zampe.
- • Pulci. Se il micio si gratta e mordicchia insistentemente, scuote la testa, perde il pelo, è irrequieto o trovate granuli neri (le feci del parassita) sul pelo o in casa, verificate la pelle alla base della coda, a livello di ascelle o inguine o nella pelliccia della pancia. In commercio esistono pettini per pulci a tale scopo, inoltre il veterinario saprà consigliare trattamenti efficaci e rapidi. In generale è buona nonna curare molto l’igiene dell’ambiente domestico, dai pavimenti alle lenzuola.
- Zecche. Possono entrare in casa anche tramite gli indumenti o con altri animali, come i cani, e trasmettere patologie anche fatali per i gatti. Si presentano sotto forma di protuberanze ed escrescenze visibili a occhio nudo e riscontrabili passando le mani sul pelo e il corpo del pet. Vanno rimosse con pinzette apposite, afferrandole il più vicino possibile alla pelle del micio (che andrà ripulita con un batuffolo di cotone), e, quindi, messe in un vasetto o in una soluzione contenente alcool.
- Parassiti interni. Oltre ai parassiti esterni, il gatto può albergare nel suo intestino parassiti interni e contrarre delle verminosi. Un esempio su tutti è quello della tenia, uno dei principali pericoli associati alle pulci. Queste ultime, infatti, se ingerite dal nostro gatto facendo grooming (la pulizia del mantello e della cute), possono essere portatori intermedi della tenia «cucumerina», sviluppandosi nella parete intestinale dell’animale. La tenia è generalmente asintomatica nei gatti, ma rappresenta un pericolo per la salute, soprattutto se in casa ci sono bambini piccoli. È, quindi, fondamentale utilizzare insieme una protezione esterna e una interna.
Fonte: un articolo di Marco Ronchetto tratto da Ok Salute e Benessere, luglio/agosto 2020
Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/chripell/2724695092
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