Cani e gatti: non sono un veicolo di contagio…

«Sul Sars-CoV-2 abbiamo ancora poche informazioni, essendo un virus nuovo per noi, ma sappiamo che i nostri cani e gatti hanno nel loro organismo altri Coronavirus, molto diversi da quello che ha originato nell’uomo il Covid-19 ma soprattutto “specie-specifici” (cioè propri della specie cui appartengono), per cui non possono essere trasmessi agli esseri umani» spiega la dottoressa Chiara Bruschi, medico veterinario alla Clinica veterinaria di Codogno (Lodi).

Quindi, risulta evidente come gli animali domestici non siano un veicolo di contagio dell’infezione in corso.

  • Come ha ribadito di recente l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie «oggi l’epidemia è sostenuta esclusivamente dalla trasmissione del virus tra uomo e uomo o tramite il contatto con oggetti contaminati, senza il coinvolgimento attivo di animali».
  • Tuttavia, proprio perché si tratta di una situazione in continua evoluzione, è bene mantenere un alto livello di igiene, anche nei rapporti con i nostri animali.

 

Al rientro dalla passeggiata 

Portare a passeggio il cane è sempre stato consentito, anche nelle giornate di maggiori restrizioni. Si è, però, parlato dell’eventualità che il cane possa portare in casa, sul mantello o sulle zampe, il virus.

«È una ipotesi remota, tanto più che si è appurato che il “nostro” Coronavirus sopravvive sul pelo animale molto meno di quanto possa resistere sulle superfici lisce (come la plastica)» afferma la dottoressa Bruschi.

  • «È comunque bene, per scongiurare anche il più piccolo rischio, passare sul pelo del cane una salviettina alla clorexidina e lavare le sue zampe con acqua fredda e sapone» prosegue l’esperta. «Mai usare, invece, candeggina, varechina o altre sostanze aggressive; fanno solo male e, poi, si rischia che il cane si lecchi le zampe, con gravi conseguenze». Le stesse raccomandazioni valgono per quei gatti di casa che hanno la possibilità di uscire in giardino o in cortile.
Dal veterinario? Sì e no

«Se non ci sono problemi di salute particolari, la classica visita di controllo che andrebbe fatta ogni anno può essere posticipata, in accordo con il proprio veterinario» spiega la dottoressa Bruschi.

  • Per le vaccinazioni, occorre distinguere. «Se il cane è ancora cucciolo deve essere vaccinato contro cimurro, epatite e parvovirosi, tre malattie facilmente letali se contratte in giovane età; se, invece, il cane aveva in programma il vaccino contro la filaria, si può attendere qualche tempo, in considerazione del fatto che ha un valore retroattivo fino a tre mesi; anche per la prevenzione della leptospirosi, si può stare tranquilli perché ci sono margini di tempo sulla durata degli anticorpi» dice l’esperta.

 

Fonte: Viversani e Belli, 17/04/20 – estratto da un servizio di Valeria Fernbach. Con la consulenza della dottoressa Chiara Bruschi, medico veterinario alla Clinica veterinaria di Codogno (Lodi)

 




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