Quella del Dogo Argentino è una razza molto giovane. Il suo riconoscimento, infatti, risale solo agli anni Settanta ed è un incrocio di diverse razze: Perro de Pelea Cordobés, Mastino Inglese, Bull Terrier, Boxer, Pointer, Alano Arlecchino, Dogue de Bordeaux, Bulldog Inglese, Irish Wolfhound e Mastino dei Pirenei.
In effetti originariamente venne selezionato per la caccia nelle distese argentine, ma gli esemplari “cittadini” sono più adatti a un bel divano che alla caccia grossa, quindi la cattiva nomea che gira attorno a loro è davvero poco fondata.
Possente e muscoloso, una volta adulto il Dogo ha un portamento fiero e aggraziato, cosa che non possiamo dire degli esemplari giovani e in via di sviluppo: in quel periodo, infatti, appare come un cane goffo e scoordinato.
Il manto bianco esalta ulteriormente la muscolatura, che risulta essere molto ben definita. Anche la testa è massiccia e lo sguardo serio viene accentuato dal taglio delle orecchie, che gli conferisce un’espressione particolarmente intensa e accigliata.
Da quando questa pratica è stata giustamente vietata, il Dogo sembra meno imbronciato, anche se non gli manca mai un certo atteggiamento altezzoso, anche quando ci fissa elemosinando del cibo. Insomma, anche se deve chiedere da mangiare, non riesce proprio ad assumere lo sguardo implorante tipico dei Labrador o dei Cocker.
Chi crede che il Dogo sia adatto solo per affrontare temibili avversari durante la caccia nelle distese argentine non ne ha mai conosciuto uno. Benché la sua mole possa trarci in inganno, i muscoli, quando vive in appartamento, gli servono prevalentemente per spintonarci e farsi spazio sul divano, dove ama sdraiarsi e rimanere a pancia all’aria per ore e ore quasi in catalessi, salvo poi sollevare subito lo sguardo se qualcosa si muove nei paraggi.
Molto sicuro di sé, non ha bisogno di alzarsi per controllare ciò che lo circonda: gli serve solo un’occhiata per scandagliare la zona. Anche quando vive insieme ad altri cani, non deve mai affermare la propria leadership imponendosi e cercando la rissa.
Una volta stabilito che è lui a comandare, gli basta uno sguardo per far tornare la quiete e mettere tutti in riga, magari rimanendo comodamente sdraiato da qualche parte…
Fonte: L’Arca di Noè, giugno 2019 – estratto da un bel servizio di Sabrina Rossi
Fonte immagine: https://www.razzedicani.net/dogo-argentino/
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