Una buona abitudine quando ci avviciniamo a un cane che non è nostro è quella di non piegarsi troppo sopra di lui frontalmente.
Non sempre i proprietari sono a conoscenza dei reali stati d’animo del proprio animale, per questo se non abbiamo la certezza di come può reagire un cane è sempre consigliabile inginocchiarsi un po’ di lato e attendere che sia lui a venire a salutarci.
In questo modo non rischiamo di intimorirlo e abbiamo la possibilità di capire se quel cane ha davvero voglia di ricevere da noi un po’ di attenzioni o se preferisce stare per i fatti suoi.
Un’altra bella abitudine è iniziare a toccare il nuovo amico prendendo contatto sempre dal basso, accarezzandolo sotto il mento.
La mano sopra la testa potrebbe dargli fastidio. Impariamo anche a non tenere stretto il cane che conosciamo poco e a non abbracciarlo. Sono tutti gesti che generalmente per noi significano comunicare affetto, ma per il cane non rappresentano altro che un’invasione di spazio spesso poco gradita.
La maggior parte dei cani con il tempo si abitua a questi gesti con i propri familiari, ma non tutti li accettano di buon grado anche da persone poco conosciute.
Fonte: estratto da un bel servizio dell’esperto Massimo Perla, tratto da L’Arca di Noè, giugno 2019