Viene da chiedersi quali siano le differenze tra dromedari e cammelli, due animali così simili benché appartenenti a specie diverse.
La prima peculiarità che salta all’occhio è il numero di gobbe: due per il cammello e una sola per il dromedario; in realtà anche il dromedario possiede due gobbe, ma quella anteriore è quasi totalmente atrofizzata, anche se ancora visibile.
Le differenze sono tuttavia ben più profonde a iniziare dalle gobbe stesse: con la trasformazione del grasso in acqua, le gobbe del cammello si afflosciano, diventando come due sacchi vuoti; la gobba del dromedario, invece, si riduce gradualmente mantenendosi comunque rigida.
Le altre caratteristiche che li differenziano, come il pelo – lungo per i cammelli e corto per i dromedari – o la costituzione – i cammelli sono più bassi e più pesanti.
Derivano dal diverso luogo di origine delle due specie: se i dromedari, infatti, sono originari del Medio Oriente e quindi di luoghi caratterizzati da temperature elevatissime, i cammelli provengono dalle steppe dell’Asia centrale, dove, ad esempio nel deserto del Gobi, le temperature possono scendere fino a -40 °C e i terreni sono decisamente più rocciosi e accidentati.
Fonte: estratto da un bel servizio di Michelangelo Panza su L’Arca di Noè, puntata del 10/02/19
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