Tartarughe di terra: occhio al commercio illegale!

La tartaruga di terra (Testudo hermanni) è diffusa in tutta Europa con varie sottospecie. Questo rettile, estremamente longevo, ha un carapace a uovo dalla colorazione giallo scuro con chiazze nere, con alcune differenze a seconda della zona di provenienza.

• La femmina è più grande del maschio, con una coda più piccola.
• Essenzialmente vegetariana, a volte mangia anche lombrichi e chiocciole, il cui guscio è un’importante fonte di calcio.
• La sua temperatura corporea dipende da quella dell’ambiente esterno: ecco perché nelle ore più fresche si espone al sole.
• Trascorre il periodo invernale in letargo, per poi svegliarsi in primavera, momento in cui gli esemplari che hanno raggiunto la maturità sessuale si dedicano alla riproduzione.

Le femmine depongono le uova in un buco nel terreno e, dopo 2/3 mesi, nascono i piccoli: il sesso dei nascituri dipende dalla temperatura d’incubazione (al di sopra dei 31,5 °C si avranno in prevalenza femmine, al di sotto, maschi).

È una specie inserita nella lista rossa della IUCN tra quelle minacciate di estinzione a causa della riduzione dell’habitat, dell’agricoltura meccanizzata, dell’uso di fitofarmaci e delle catture illegali.

Proprio per questo motivo è vietato prelevare esemplari in natura, mentre l’allevamento e la vendita sono regolamentati: per acquistarne una è necessario rivolgersi a un allevatore in grado di fornire la certificazione CITES (la convenzione che regolamenta il commercio delle specie minacciate di estinzione) per non incorrere in sanzioni.

• Inoltre in Italia, dal 1° gennaio 2012, le tartarughe di terra devono avere il microchip entro il primo anno di vita.

Fonte: estratto da un bel servizio di Emiliano Vitaliano, su Focus Wild, aprile 2017

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