Cara Ilda, per rispondere alla sua domanda ho sentito una bravissima educatrice cinofila, Nicoletta Lucherini.
Ecco che cosa dice:
«Il labrador, anche con i suoi antenati, ha una lunga storia di collaborazione “acquatica” con l’uomo, tanto che oggi questi cani ci aiutano moltissimo con le attività di soccorso in mare. Si tratta insomma di animali che hanno davvero dimestichezza con l’acqua. Per il tuo cane il “richiamo del mare” è ancora più forte, perché è un cucciolone ed è quindi ancora più curioso e sensibile ai nuovi stimoli.
Tuttavia, dobbiamo fare attenzione al modo in cui ci rapportiamo con lui quando si trova a dover affrontare situazioni nuove e sconosciute, poiché una delle sue possibili reazioni è rappresentata dalla paura. Il nostro atteggiamento è fondamentale per non rinforzare questo stato emotivo e farlo radicare nel cane. Restare calmi e rilassati di fronte allo stimolo scatenante, aiuterà il vostro cane a capire che non c’è nulla da temere. Per cui, quando arrivate in spiaggia, dategli qualche minuto per esplorare e ambientarsi. Poi, coinvolgetelo in attività appaganti, come il gioco; così assocerà il nuovo posto a un’attività piacevole e sarà più predisposto ad accettarlo».
Fonte: Sono in Salute, agosto 2018
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