Categories: Storie a lieto fine

La storia di Rebecca e del labrador Shirley (che la salva dal diabete)!

Lo spettro della morte, sempre pronto a colpire. Un destino crudele quello che ha segnato la piccola Rebecca Farrar, una bambina di 7 anni di Harpole, Inghilterra, cui tre anni fa è stata diagnosticata una grave quanto rara forma di diabete. Il parere dei medici non lascia spazio a dubbi: la bambina rischia in qualunque momento un attacco ipoglicemico, anticamera del coma, perché il suo fisico non è in grado di produrre insulina.

  • «Ho dovuto abbandonare il lavoro per assistere mia figlia, portandola all’ospedale anche quattro volte alla settimana», ha detto Claire, la mamma della piccola, al britannico Daily Mail.

Da qualche tempo, però, Rebecca e i suoi genitori hanno un alleato in più contro la malattia. Si chiama Shirley ed è un meraviglioso labrador femmina, che non lascia mai la bambina sola.

Per salvare la bimba dalle crisi incontrollabili, infatti, occorre iniettarle insulina quattro volte al giorno e tenerne monitorata, minuto per minuto, la quantità di zuccheri nel sangue. Ed è questo il compito di Shirley. Il cane è stato donato a Rebecca dall’associazione inglese Medical Detection Dogs, che addestra i cani ad accompagnare i propri padroni tenendone sotto controllo la salute.

Un servizio che in Gran Bretagna è stato garantito ad altre sei persone diabetiche e che punta tutto sul respiro. Sì, perché Shirley, annusando l’alito della bimba, è in grado di capire se la quantità di zuccheri nel suo sangue è sopra il livello di attenzione. E visto che la bimba deve essere tenuta sotto controllo 24 ore su 24, ogni mattina il labrador accompagna Rebecca a scuola. Durante le lezioni si accuccia buona buona sotto il suo banco.

Ogni dieci minuti alza il muso e ne testa il fiato, abbaiando se si ‘accorge’ che il livello di zuccheri è troppo basso.

In questo caso interviene l’insegnante di sostegno, che con un apparecchio controlla il sangue della bimba, pronta a darle una zolletta di zucchero o, in caso di crisi più gravi, a iniettarle una dose di insulina.

Una manna dal cielo per questa famiglia della profonda provincia inglese. «Se oggi intravediamo un barlume di serenità il merito è tutto di Shirley», prosegue Claire. «È un aiuto provvidenziale: oggi la mia Rebecca può frequentare la scuola e i suoi coetanei, insomma, può ambire a una vita normale. Come tutti i bambini del mondo».

E tutto grazie a un cane.

 

Fonte: un articolo di Francesco Vicario tratto da Gente del 3/05/11 – abbiamo deciso di pubblicarlo, anche se vecchio, per due motivi: 1) è una storia bellissima da leggere; 2) spiega come un cane, sapientemente addestrato, è in grado di salvare una vita.



Sara & Simone

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