Per rendere il più naturale possibile l’apprendimento del richiamo, dopo aver lasciato il nostro cane libero di vagare, rimaniamo fermi in un punto senza fare alcuna richiesta e attendiamo che il nostro amico decida di ricongiungersi. Solo allora pronunciamo il “Bravo” e premiamo il cane. Poi, rimettendoci in piedi, pronunciamo un segnale di conclusione, ritornando nella apparente passività. Solo dopo, quando il cane avrà consolidato la sua volontà di raggiungerci, potremo collegare questo comportamento a un codice specifico, per esempio “Vieni”.
Le prime volte, possiamo pronunciare il comando quando il nostro amico sta già correndo verso di noi, creando così un collegamento vincente tra l’azione in corso e la voce emessa. Ottenuti già molti successi, il passo successivo consiste nel richiedere al cane di raggiungerci quando, seppure a distanza, ci sta guardando. Giorno dopo giorno, udire il “Vieni” significherà per il nostro amico dimenticarsi di tutto ciò che gli sta attorno per correrci incontro, ben consapevole che ciò produrrà solo gioia e gratificazione.
Fonte: Amici di Casa, ottobre 2018
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