Il fatto di sapere com’è fatta la casa e di poter ritrovare tutto quello che cercano fa stare sereni i nostri mici. Viceversa, un cambiamento radicale implica il dispendio di molte energie.
Spesso si tende a credere che la vera fatica consista nel “nuovo processo di memorizzazione” ma non è così. I nostri amici non avranno difficoltà a ricordare dove e come devono comportarsi nella casa nuova ma dovranno, con il tempo, ripianificare tutte le loro abitudini.
Proprio grazie alla loro memoria superba, arrivati in un luogo sconosciuto si renderanno conto che la cucina non ha più gli stessi odori e lo stesso per la sala, il bagno e così via.
Peggio se anche letti, divani e sedie sono stati cambiati. Inoltre, la loro mente lavora molto per associazioni: se una poltrona “profuma” di noi che li amiamo e gli diamo coccole e pappa, quel luogo li riconduce al benessere e alla vita affettiva appagante; al contrario, l’odore asettico di un divano nuovo non ha alcun richiamo positivo.
Che fare? Diamogli tempo e recuperiamo dagli scatoloni i suoi oggetti più cari: riconoscendo quelli, presto i nostri gatti “faranno amicizia” anche con tutto il resto del nuovo ambiente.
Fonte: Amici di Casa, agosto 2018