Gatto, un tipo inconfondibile!

ACROBATA PER NATURA

  • Un gatto adulto può precipitare anche da un’altezza notevole senza subire danni grazie alla sua capacità di cadere “in piedi”. Quando il gatto cade, i suoi occhi e l’apparato vestibolare situato all’interno dell’orecchio informano rapidamente il cervello sulla posizione della testa rispetto al suolo. Immediatamente il cervello reagisce permettendo ai muscolo del collo di girare la testa nella direzione della caduta; poi anche il resto del corpo segue l’andamento della testa e assume così una posizione adeguata prima dell’atterraggio, che in questo modo può avvenire sulle quattro zampe.

CORSA, SALTO E ARRAMPICATA

  • Nella corsa il gatto si comporta da scattista: le zampe restano sospese in aria e mai attaccate del tutto al terreno. La velocità deriva dallo stiramento totale del tronco e dall’allungamento del passo. La muscolatura, robusta nella zona lombare e nelle zampe posteriori, gli dà l’opportunità di arrampicarsi con estrema facilità; ma gli è più facile salire che scendere, a causa della curvatura delle unghie e perché la muscolatura lombare non agisce da freno: il movimento, quindi, in fase di discesa finisce per accelerare sempre di più. Anche nel salto la potenza arriva grazie ai muscoli della regione posteriore del corpo.

MISTERIOSE FUSA

  • Tra le caratteristiche più amate e riconoscibili dei gatti vi sono le fusa. I più recenti studi hanno finalmente chiarito il meccanismo che le produce, pur rimanendo un mistero la motivazione profonda che le genera. Si tratta di emissioni sonore sia lievissime sia a livelli di intensità molto alti, a intervalli regolari di 30-50 millisecondi, con una breve pausa tra le fusa inspiratorie e quelle espiratorie.
Le contrazioni dei muscoli che generano queste vibrazioni sonore sono di una rapidità estrema, che non ha riscontro in nessun altro mammifero.

Le fusa vengono emesse dalla laringe e dal diaframma che si alternano continuamente con ripercussioni positive su tutto l’organismo dell’animale: contribuiscono alla circolazione dell’aria nell’apparato respiratorio e a migliorare la circolazione del sangue in tutto il corpo. Il complesso apparato che produce le fusa necessita di essere ben regolato dal sistema nervoso centrale, e per questo il cervello del gatto ha un “centro delle fusa” in grado di controllare tutto questo complesso meccanismo.

 

Fonte: “Gatti come noi – calendario 2018”, Demetra

 

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