Il protozoo responsabile della malattia si chiama Leishmania infantum e viene trasmesso al cane tramite la puntura di piccoli moscerini detti pappataci. Sono insetti molto fastidiosi, attivi nelle ore notturne, simili alle zanzare, anche se non ronzano e sono di minori dimensioni.
Nel momento in cui il parassita penetra nell’organismo del cane si possono avere diversi sintomi. Tra i disturbi più comuni ricordiamo malessere generalizzato, diminuzione di appetito, dimagramento e aumento di volume di linfonodi, milza e fegato.
Spesso si manifestano problemi dermatologici, come prurito, ulcere dei margini dei padiglioni auricolari, forfora e crescita abnorme delle unghie. Da non dimenticare il coinvolgimento dei reni, delle articolazioni e degli occhi.
- La diagnosi è effettuata con specifici esami del sangue mentre la cura, non di rado lunga e complessa, può essere intrapresa con differenti protocolli farmacologici, a seconda del parere del veterinario. La cura, tuttavia, può non essere completamente risolutiva e potrebbero risultare necessari successivi trattamenti in funzione dell’andamento della malattia e delle reazioni suscitate nell’organismo canino.
Fonte: Amici di Casa, giugno 2018
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