Dipende dalla gravità dei sintomi del paziente. Giorni fa a Torino una donna è morta per shock anafilattico dopo aver spazzolato il gatto a casa, ma non ho sufficienti informazioni per commentare questo caso.
Se il paziente rifiuta l’allontanamento dell’animale e l’allergia è di grado lieve-moderato, si possono prendere alcune precauzioni. Prima di tutto curarsi quotidianamente per tenere l’asma sotto controllo: chi soffre di questa patologia spesso assume farmaci solo durante le crisi acute. Se si ha anche la rinite allergica occorre curarla perché le vie aeree sono collegate, quindi trattare l’infiammazione a livello nasale serve pure a evitare l’asma.
Infine, si può ricorrere all’immunoterapia specifica (i cosiddetti “vaccini antiallergici”). Si tratta di prodotti prescritti dall’allergologo per via sublinguale o sottocutanea per almeno 3 anni, che permettono dì ridurre significativamente la risposta allergica.
Fonte: un articolo della dottoressa Mona-Rita Yacoub, medico specialista in allergologia e immunologia clinica dell’Ospedale San Raffaele di Milano
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