I veterinari la soprannominano «killer silenzioso» e ne può soffrire almeno un gatto su sei oltre i 7 anni d’età. È l’ipertensione felina, una patologia che, spiega Marco Melosi, presidente dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari (ANMVI), «si sviluppa in modo insidioso senza segni clinici precoci per i proprietari di gatti» e «può causare gravi danni ad organi bersaglio quali occhi, reni, cuore e sistema nervoso».
La cecità improvvisa è, infatti, una comune conseguenza dell’ipertensione, con il micio che inizia a urtare contro gli oggetti. La prevenzione è, allora, fondamentale per evitare tali danni, spesso irreversibili:
- «La misurazione della pressione almeno una volta all’anno è raccomandata nei gatti di oltre 7 anni d’età come parte delle visite di controllo periodiche», sottolinea Marco Poggi, veterinario che si occupa di cardiologia e medicina interna. Qualora venga diagnosticata la malattia, si potrà prescrivere una terapia efficace e sicura per tenerla sotto controllo.
Proprio questo mese di maggio vede la prima campagna di sensibilizzazione promossa da Ceva Salute Animale in collaborazione con l’ANMVI. Testimoniai è il gatto Amodeus: sul sito amodeus.vet/it è possibile avere informazioni, anche sui medici veterinari che aderiscono all’iniziativa.
Fonte: Ok Salute e Benessere, maggio 2018
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