Il gatto è un carnivoro che in natura si nutrirebbe di roditori o altre piccole prede come fa il suo cugino selvatico, ma non disdegna cereali, frutta e verdura.

  • Tollera perfettamente diete ricche di proteine animali e grassi, mentre digerisce con difficoltà pasta e riso (che deve essere poco e ben cotto).

Il fabbisogno alimentare di un gatto libero è superiore del 10% rispetto a uno che vive in appartamento, anche del 20% se è esposto al freddo; si riduce invece se l’animale è anziano, pigro oppure castrato. Naturalmente, durante i periodi di crescita, gravidanza e lattazione il gatto richiede un maggiore apporto nutrizionale di un soggetto adulto.

Cuccioli da svezzare

Si può iniziare ad alimentare i piccoli con cibo diverso dal latte materno verso le 3 settimane di età, usando all’inizio del latte commerciale per gattini somministrato con un cucchiaino. Dopo pochi giorni si addizionerà al latte del cibo solido secco o umido per gattini in crescita, oppure un prodotto omogeneizzato a base di pesce o carne. Si porrà il cibo, un po’ riscaldato, in una ciotola poco profonda e si incoraggeranno i piccoli facendoglielo assaggiare con un dito: appena i micetti avranno imparato a mangiare da soli, si toglierà gradatamente il latte dalla miscela. Lo svezzamento si completerà intorno alle 6-8 settimane di età, ma è comunque consigliabile continuare la somministrazione di cibo per gattini fino ai 9 mesi.

Cibo da grandi

L’ideale sarebbe abituare l’animale ad assumere sia cibo casalingo sia quello di produzione industriale (secco o umido) ma non è facile, in quanto spesso i gatti selezionano un solo tipo di cibo in scatola o un solo tipo di carne o di pesce.

Questa “dipendenza” rappresenta però un errore dietetico gravissimo essendo in contrasto con il principio di una buona alimentazione, secondo il quale qualsiasi singolo alimento costituito da un solo ingrediente non dovrebbe rappresentare più di un quarto della dieta totale.

  • Oltre alle carni, se ben tollerati si possono offrire anche uova, formaggi o pesce, senza eccedere. È bene evitare gli insaccati, mentre il fegato può essere usato ma poco. Il latte spesso non è tollerato dai gatti adulti, mentre l’acqua sempre fresca non deve mai mancare vicino alla ciotola del cibo.

 

Fonte: tratto dal calendario 2018 “Gatti come noi”, dietista



Sara & Simone

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