Gli alberi che ombreggiano la riserva di Vanzago sono gli eredi delle foreste in cui cacciavano i capifamiglia e i rampolli dei duchi Visconti e Sforza. Rappresentano quasi tutte le specie arboree padane, fra cui spiccano roveri secolari, ciliegi selvatici, castagni, olmi, aceri campestri e tigli.
- La pace che vi regna fa dimenticare d’essere tanto vicini a Milano, e questo spiega come ancora oggi costituisca un’attrazione irresistibile per moltissime specie di volatili. Ne sono state classificate ben 123, di cui oltre la metà nidificanti.
Possiamo trovarvi il picchio verde e quello rosso, il rigogolo, l’allocco, il gufo comune, lo sparviero, l’astore. Gli specchi d’acqua e gli stagni della riserva sono popolati invece da cormorani, nitticore, germani reali, alzavole, moriglioni, aironi cenerini, e tuffetti.
Non di rado, poi, fa la sua apparizione qualche grande e maestoso airone bianco.
Insomma, che dire: un vero paradiso per gli ornitologi!
Fonte: tratto da un bellissimo servizio di Giacomo Villanuova su “L’Arca di Noè”, dicembre 2017