Ricerche approfondite hanno stabilito che alcune razze di cani possiedono eccezionali capacità olfattive specificatamente in grado di seguire gli effluvi emanati da un essere umano.
Questi ultimi sono molteplici e abbondanti, indipendentemente dall’igiene personale dell’individuo in questione.
Al riguardo è bene sapere che la superficie epidermica di ciascuno di noi rilascia fra le 40.000 e le 45.000 cellule al minuto, un fenomeno dovuto in massima parte all’assunzione ed esalazione d’aria, alla traspirazione cutanea, al naturale ricambio della pelle.
Ecco perché i cosiddetti “cani molecolari” riescono ad annusare e rintracciare la presenza di qualcuno anche a centinaia di metri di distanza.
In ciò sono anche aiutati dall’abbigliamento che la persona è solita indossare: un guanto, un pantalone, una scarpa, tanto per fare un esempio, sono infatti “impregnati’ di testimonianze tangibili facilmente rilevabili per un naso tanto sensibile e selettivo.
Fonte: tratto da un bel servizio di Giacomo Villanuova su “L’Arca di Noè”, dicembre 2017