Giocare nella neve è sicuramente bello per i cani, ma in certi casi può essere fonte di guai.
Corse a perdifiato, inseguimenti e rincorse di gruppo fanno bene ai nostri amici ma, su una superficie scivolosa, può aumentare il rischio provocato da salti, brusche frenate, virate.
I traumi a carico dello scheletro, dei legamenti, dei muscoli e dei tendini possono portare a lesioni a carico delle articolazioni e dei dischi intervertebrali.
Maggiormente predisposti in tal senso sono i soggetti di taglia grande e gigante, così come quelli appartenenti a razze di bassa statura con un notevole sviluppo della colonna vertebrale (Bassotto, Jack Russell e simili).
- Per evitare questi inconvenienti, facciamo attenzione al luogo in cui il cane scorrazza: terreni in pendenza, lastre di ghiaccio o zone che sappiamo essere disseminate di buche e ostacoli, ora coperti di neve, vanno evitate.
Se poi, il nostro amico è particolarmente scatenato e la sua struttura fisica poco adatta a scivoloni sulla neve, meglio condurlo al guinzaglio, evitando i terreni ghiacciati e i giochi sfrenati.
Di fronte a guaiti improvvisi, zoppie e impossibilità a compiere determinati movimenti (per esempio, saltare sul divano, salire le scale), è saggio tenere il cane a riposo per un paio di giorni, in attesa di vedere se il problema persiste.
- Possiamo dargli un rimedio omeopatico in compresse come l’Arnica, anti-traumatico e anti-infiammatorio per eccellenza, in vendita senza ricetta, ma se i sintomi non passano, meglio consultare il veterinario.
E se il nostro cane cammina su tre zampe o ha gravi difficoltà di movimento fin da subito, non esitiamo a farlo visitare!
Fonte: Amici di Casa, dicembre 2017
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