Quando comparve sul mercato acquariofilo, lo scalare figurò subito tra i pesci più costosi in assoluto e tale rimase a lungo, finché non si cominciò a riprodurlo regolarmente nei grandi allevamenti di pesci ornamentali.
Oggi si tratta di un pesce decisamente “popolare”: il prezzo, per un esemplare giovane di varietà non particolarmente pregiata, va dai 3 ai 6 euro circa, mentre individui adulti, coppie riproduttrici o varietà nuove e ricercate possono spuntare valutazioni decisamente superiori, nell’ordine di diverse decine di euro in più. Il più raro e pregiato Pterophyllum altum va da 15-25 euro per un giovane a 40-60 euro per un adulto ben acclimatato.
Gli scalari d’allevamento si nutrono volentieri di mangimi secchi e liofilizzati, ma anche molti esemplari selvatici e della specie Pterophyllum altum imparano ad assumere questi alimenti sostitutivi. Vanno arricchiti con surgelati almeno tre o quattro volte la settimana (larve di zanzara, dafnie, chironomi, artemie), soprattutto se ci si vuole dedicare anche alla riproduzione.
Fonte: Amici di Casa, agosto 2017